Viel dal Pan in Mountain Bike
La magia dell’Autunno su due ruote nel Cuore delle Dolomiti | Agordino Dolomiti
Ed infine è giunto l’inverno nelle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO; la neve è scesa abbondante anche nei fondovalle e non ha più molto senso parlare di escursioni in mountain bike, almeno fino alla prossima primavera. Tuttavia, a conclusione di una stagione estiva ed autunnale veramente splendida, vale la pena di raccontare ai nostri affezionati lettori questa stupenda escursione su due ruote che abbiamo fatto lo scorso ottobre, proprio prima delle ultime nevicate.
L’autunno, nonostante il clima più fresco e le poche ore di luce, rimane la stagione ideale per affrontare quegli itinerari che sono spesso eccessivamente affollati in estate e che ora troviamo invece più che mai deserti. Abbiamo chiesto ai nostri amici di Dolomites Heart, istruttori MTB qualificati e grandi appassionati delle ruote grasse con base in Agordino, di consigliarci un valido itinerario autunnale da affrontare in sella ad una mountain bike; la prima risposta è stata appunto il Viel dal Pan (a volte scritto Viel del Pan), un itinerario tra Val di Fassa ed Alto Agordino che non ha certo bisogno di presentazioni. Questa escursione è solitamente conosciuta come un trekking abbastanza facile e molto panoramico, con vista eccezionale sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti, ma in questo caso ve lo proponiamo riveduto e corretto per le MTB ed approvato da personale competente, un’idea che sicuramente risulterà più che gradita a chi sia in cerca di una splendida avventura sulle due ruote nelle Dolomiti da vivere la prossima primavera.
Giunti di buon’ora al Passo Pordoi trasportati dal nostro fidato bike shuttle, partiamo dal parcheggio di ghiaia situato dietro l’Albergo Savoia, da dove inizia la salita che porta alla chiesetta del passo. La strada è abbastanza ripida e decisamente faticosa da pedalare, per cui preferiamo spingere la bici in questo primo tratto e risparmiare le energie per il resto del viaggio. Arrivati in cima proseguiamo dritti in direzione degli impianti a fune, attraversiamo poi un pendio (che d inverno è una pista da sci) e ci immettiamo in una strada sterrata che in un attimo ci conduce nei pressi del Rifugio Fredarola.


Oltrepassando il rifugio inizia la caratteristica mulattiera del Viel del Pan, un tracciato dal fondo in gran parte privo di asperità, caratterizzato da un alternarsi di salite e discese. Precisiamo che alcune salite, a causa della loro pendenza e per la presenza di scalini di roccia, risultano impraticabili con la bicicletta, ma sono comunque tratti brevissimi in cui basta scendere dal proprio mezzo e proseguire a piedi. Nel complesso il sentiero è abbastanza divertente e, per quanto riguarda questo primo tratto, non presenta particolari difficoltà.


In circa mezz’ora, ovviamente con le dovute pause foto, raggiungiamo il Rifugio Viel del Pan, celebre ristoro alpino che offre una meravigliosa vista sul Lago Fedaia e sul ghiacciaio della Marmolada; oltrepassato il rifugio inizia una breve discesa leggermente tecnica, anche se più che fattibile per chi abbia un minimo di dimestichezza con la guida in fuoristrada. Il tragitto prosegue poi con i caratteristici saliscendi; anche se non si affrontano lunghe salite lungo il Viel del Pan, un minimo di allenamento non guasta e vi farà certamente soffrire un po’ meno l’andamento particolare di questo itinerario che obbliga ad un continuo cambio di ritmo. Proseguiamo fino ad imbatterci in un bivio, scegliendo la direzione Arabba-Portavescovo.
Oltre il bivio affrontiamo ancora qualche saliscendi fino a giungere nei pressi di Portavescovo in territorio bellunese, dove ci aspetta una breve ma impegnativa salita che conduce sulle piste da sci del comprensorio della Valle di Fodom. Lasciandoci alle spalle la stazione degli impianti proseguiamo alternando tratti pedalati a tratti a spinta e, dopo aver raggiunto la cima del costone, ci troviamo davanti una discesa che si rivela molto divertente e che gli appassionati di downhill non potranno che gradire. Proseguiamo quindi con alcuni passaggi tra le rocce e il serpentone di terra che giunge al Rifugio Padon.


Dalla terrazza del rifugio si gode di un’ottima visuale sul lago di Fedaia, sulla Marmolada, sul Monte Civetta, il Pelmo e altre vette delle Dolomiti Agordine. Dopo una breve pausa per rifocillarci ripartiamo in direzione Crepe Rosse, quindi dal rifugio ci dirigiamo sulla cresta seguendo un sentiero non sempre percorribile in bike ma che in pochi minuti scollina su un bellissimo pascolo, che attraversiamo seguendo una stretta mulattiera; il terreno di guida è molto veloce ed è necessario prestare massima attenzione ai solchi lasciati dalla pioggia, cercando di evitarli per prevenire spiacevoli cadute.
Più avanti la traccia prosegue trasversalmente sul pendio e diventa un po’ più difficile; al bivio seguiamo le indicazioni per Davedino-Malga Laste. Scendiamo per un breve tratto abbastanza ripido e difficile, che ci porta su una strada sterrata abbastanza larga che scende in mezzo ad alcune baite. Dopo qualche chilometro la strada diventa pianeggiante con qualche breve salita e prosegue così per altri 3-4 chilometri. Giunti al bivio per Davedino restiamo sulla strada principale e ci dirigiamo verso Malga Laste. Il tragitto continua su una sterrata in discesa; esistono alcune scorciatoie che le nostre guide ci hanno fatto percorrere, anche se non sono comunque fondamentali e si può tranquillamente rimanere sulla via principale. Giunti nei pressi di Malga Laste restiamo sulla traccia principale e proseguiamo dritti ancora per un breve tratto. Qui è necessario prestare attenzione per scorgere l’imbocco di un sentiero sulla destra, appena prima di una curva a sinistra.


Il sentiero porta a Ronch di Laste, caratteristica e panoramica frazione del Comune di Rocca Pietore. Giunti alla piazzetta dell’abitato svoltiamo a destra su un prato dove, oltrepassando un tavolo da pic-nic, inizia un sentiero che si inoltra nel bosco. Continuiamo sempre sul sentiero e dopo alcune curve ed un breve “ripidone” arriviamo su una stradina sterrata che prosegue sin discesa. Siamo quasi al termine del nostro giro, ed infatti dopo aver percorso alcuni stretti tornanti arriviamo sulla strada provinciale in prossimità del ristorante “La Murada” a Saviner di Laste, dove ci siamo concessi una sosta per una buona birra e per l’ottima cucina per festeggiare al meglio questo tour che regala sempre grandi emozioni e vedute stupende.
Le nostre impressioni sul Viel del Pan
Per quanto riguarda le questioni tecniche, il mezzo più adatto è sicuramente una mountain-bike bi-ammortizzata con copertoni robusti, freni funzionanti e meccanica in ordine. Ovviamente di fondamentale importanza sono le protezioni: caschetto, gomitiere e ginocchiere, che sono ormai un must per le uscite in ambienti di alta montagna e che possono fare davvero la differenza in caso di cadute. Se intendete affrontare questo giro in autunno ricordatevi di consultare il bollettino meteo e di vestirvi adeguatamente; anche se è tipico della stagione trovare un clima gradevole in alta quota è sempre meglio portarsi qualche indumento extra nel caso le condizioni climatiche cambino repentinamente.
Infine, se non siete pratici della zona o non siete certi delle vostre capacità, ricordatevi che in loco potete sempre contare sull’esperienza ed il servizio efficiente delle Guide MTB di Dolomites Heart, professionisti della mountain bike che sapranno rendere la vostra esperienza ciclistica nel Cuore delle Dolomiti più sicura e gradevole.
Ovviamente questo è solo una delle tante possibilità che offre il Cuore delle Dolomiti agli appassionati di mountain bike; se state pensando ad una meta entusiasmante e stimolante per una vacanza all’ insegna delle due ruote, le vallate agordine sono proprio quello che fa al caso vostro.
Vi lasciamo con un video di Dolomites Heart che vi fa vivere in prima persona l’emozione di guidare la MTB immersi nello spettacolare scenario delle Dolomiti – Quest’estate veniteci a trovare in Agordino, il Cuore delle Dolomiti!