Teriol Ladin – Sentiero Storico del Col di Lana | Una Giornata a Livinallongo del Col di Lana | Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO
Da sempre grandissimi amanti della Valle di Fodom (Buchensteintal), della sua storia ricca e particolarissima e del suo folclore ladino colorato ed allegro, ci è venuto spontaneo dedicare un articolo anche alla montagna simbolo di questa splendida valle delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, ovvero al Col di Lana; approfittando di uno splendido sabato di sole (quantomento nelle ore iniziali della giornata) e su consiglio di un paio di amici di Fodom, abbiamo raggiunto in mattinata Livinallongo del Col di Lana, splendido Comune ladino situato in Alto Agordino, famoso per la località turistica di Arabba, situato al confine tra la Provincia di Belluno, il Trentino con la Val di Fassa e l’Alto Adige-Südtirol con l’Alta Badia-Gadertal, ai piedi del Massiccio del Sella; questo il resoconto della nostra escursione a Livinallongo.
Noto al grande pubblico anche con il triste appellativo de “La Montagna di Sangue” (talvolta anche “Monte di Sangue“, reso in tedesco letteralmente come “Blutberg“), il Col di Lana è un monte di origine vulcanica alto 2452 metri che sovrasta l’affascinante frazione municipale di Pieve di Livinallongo nel Comune di Livinallongo del Col di Lana, o Buchenstein come è conosciuto nei paesi germanofoni. Per chi non lo sapesse, il Col di Lana deve il soprannome “Montagna di Sangue” alle tristi vicende legate alla Prima Guerra Mondiale, quando questo rilievo, al tempo situato nella regione storica del Tirolo (più precisamente nel Welschtirol Austriaco), divenne l’ambientazione di alcune tra le più spaventose battaglie della Grande Guerra nelle Dolomiti tra gli eserciti dell’allora Impero Austro-Ungarico e del Regno d’Italia. Delle 15.000 vite spezzate dalla Grande Guerra nelle Dolomiti, moltissime persero la vita proprio sul Col di Lana, dove la guerra infuriò per diversi mesi e culminò con una gigantesca esplosione, l’ultima di una serie, che cambiò persino il profilo di questo monte; a perenne ricordo di quelle giovani vite spezzate dalla furia della Grande Guerra sorge oggi sul Col di Lana, simbolo della Grande Guerra nelle Dolomiti, e sul vicino Monte Sief uno spettacolare sentiero escursionistico noto come “Sentiero Storico del Col di Lana“.
In mattinata abbiamo raggiunto le splendide frazioni di Palla [Pala ladino Fodom] e Agai [Daghei ladino Fodom] situate in posizione rialzata sopra la splendida frazione municipale di Pieve di Livinallongo, sede del Museo di Storia, Usi, Costumi e Tradizioni della Gente Ladina di Fodom, della splendida Chiesa di San Giacomo con la caratteristica statua di Katharina Lanz e del Municipio di Livinallongo del Col di Lana. A Palla abbiamo parcheggiato con comodità sull’ampio parcheggio della frazione, dove, appena scesi dall’auto, abbiamo trovato le indicazioni sia del Teriol Ladin (letteralmente: “Sentiero Ladino”) che del Sentiero Storico del Col di Lana: il primo è uno splendido giro ad anello che abbraccia il Col di Lana collegando alcune delle più importanti attrazioni di Livinallongo del Col di Lana (come il Castello di Andraz – Schloss Buchenstein in tedesco); il secondo è invece il succitato itinerario dedicato alla Grande Guerra sul Col di Lana e sul contiguo Monte Sief. Seguendo le indicazioni di alcuni amici di Livinallongo con i quali ci eravamo consultati nei giorni precedenti, abbiamo scelto di seguire il Teriol Ladin fino alla Sella del Sief per poi spostarci invece sul Sentiero Storico del Col di Lana e ritornare agilmente al punto di partenza; invece che seguire quindi le indicazioni per il Sentiero Storico del Col di Lana, ci dirigiamo verso la vicina frazione di Agai per imboccare la via del Teriol Ladin. Qui come in tutto il territorio dei Comuni Ladini di Livinallongo del Col di Lana e di Colle Santa Lucia domina una cura del territorio e dei prati maniacale e perfetta, un esempio da seguire anche per la parte bassa dell’Agordino dove troppo spesso ci si imbatte in declivi erbosi e luoghi completamente abbandonati alla vegetazione.
Nella prima parte della nostra escursione seguiamo le indicazioni del Teriol Ladin attaverso un suggestivo e profumato bosco di larici: poco oltre, il bosco si apre sui declivi marcati delle falde del Col di Lana; qui il Teriol Ladin ci regala già dai primi momenti splendidi scorci della Val Cordevole con il maestoso Civetta e del Passo Giau con il Monte Pore, Pelmo, Averau, Lastoi di Formin, Croda da Lago.
Saliamo per una buona mezz’oretta fino a quando, scollinando in località Ciamplò, possiamo ammirare le vette della zona del Passo Falzarego col Sass de Stria, Tofane,Lagazuoi, Cristallo e naturalmente, gli splendidi Settsass, uno dei simboli della Valle di Fodom: panorama superlativo, tra i più belli e ricchi di cime di tutte le Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO; questa vista da solo vale l’escursione.
Dopo una brevissima visita alla postazione militare Ridotta Lamarmora, presso la quale si intravede ancora l’armatura in cemento e si può ammirare il cippo commemorativo, torniamo sul Teriol Ladin ed attraversiamo la valle ai piedi del Col di Lana e Monte Sief; qui troviamo purtroppo un paio segnavia danneggiati che cerchiamo di rimettere in piedi come possiamo (come dichiarato recentemente dal Primo Cittadino, la segnaletica sarà completamente restaurata a breve con l’ausilio dei fondi Odi); proseguiamo poi fino alla Sella del Sief, sempre con gli splendidi Settsass in fronte. La giornata è piuttosto fresca e ventosa, ma il sole fino a qui non è mai mancato.
Abbandoniamo il Teriol Ladin ed iniziamo a risalire il costone del Monte Sief sul Sentiero Storico del Col di Lana. Durante la risalita notiamo subito le prime postazioni militari e caverne austriache, tutte splendidamente segnalate da interessanti pannelli illustrativi trilingui (altro esempio da seguire anche per altre zone dell’Agordino); il panorama si apre frattanto sul versante della Marmolada, di Arabba e sullo splendido Massiccio del Sella.
Dopo pochissimo iniziamo ad imbatterci nelle trincee austriache che risalgono il costone del Monte Sief: si tratta di almeno 200 metri di camminamento scavato nel terreno e rinforzato ai lati da muri di pietra; i camminamenti, restaurati e mantenuti sempre in perfette condizioni dagli abitanti di Livinallongo del Col di Lana, sono un’opera veramente impressionante che trasmette al visitatore, per quanto possibile, l’idea di che cosa significasse trovarsi a combattere una guerra di posizione come fu la Grande Guerra.
Poco dopo raggiungiamo la cima del Monte Sief a 2424 metri d’altitudine; qui troviamo un altro cippo memoriale che ci informa di come questa postazione sia sempre rimasta in mano austriaca durante tutto il conflitto. Dopo aver ammirato il panorama a 360° dalla cima del Sief seguiamo il Sentiero Storico del Col di Lana su un tratto attrezzato, comunque sempre piuttosto facile, fino allo spaventoso cratere di mina austriaca: qui un pannello illustrativo a disposizione del visitatore fornisce interessanti informazioni sulla tremenda guerra di mina che si svolse sul Sief e sul Col di Lana, modificando per sempre la conformazione di questi due rilievi. Attraversato lo spaventoso cratere di mina austriaca risaliamo il Dente del Sief e ci dirigiamo in direzione del Col di Lana.
Da qualche minuto il cielo si è fatto piuttosto nuvoloso ed inizia a spirare un vento freddo e piuttosto sostenuto; ciò nonostante non sembra sia sul punto di piovere, perciò continuiamo tranquillamente la nostra camminata. Lungo il crinale del Col di Lana troviamo un altro splendido camminamento interrato; la temperatura piuttosto fresca ed il vento che soffia in questa trincea ci fanno chiedere in che condizioni dovessero vivere i soldati impegnati su questo fronte, soprattutto durante i lunghi mesi invernali.
Raggiungiamo infine la cima del Col di Lana, dove ci fermiamo ad ammirare la splendida chiesetta, il vicino Monumento ai Caduti e, naturalmente, lo spettacolare panorama a 360° sulla quasi totalità delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Rientriamo infine alla località di Palla seguendo il sentiero che scende dal Col di Lana in poco più di tre quarti d’ora.
Come da consuetudine, ci fermiamo per un caffè nella splendida piazzetta della Pieve di Livinallongo e ci dirigiamo poi alla Latteria di Livinallongo per acquistare qualcuno degli ottimi prodotti caseari della Valle di Fodom: agli intenditori suggeriamo di non farsi scappare la deliziosa caciotta alle olive ed il saporito Fodom stagionato, due formaggi che si trovano esclusivamente qui alla rivendita in località Renaz.
Il Sentiero Storico del Col di Lana è una delle tante stupende escursioni in territorio ladino che potete godervi visitando la bellissima Valle di Fodom nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, un luogo veramente molto affascinante in cui gli abitanti si dedicano praticamente interamente al turismo ed in cui accoglienza turistica e grande professionalità sono all’ordine del giorno. Chiedete maggiori informazioni ai negozianti ed agli albergatori del luogo che sicuramente sapranno aiutarvi e darvi buoni consigli, e ricordate inoltre che, per maggiori informazioni, l’Ufficio Turistico di Arabba è sempre a vostra completa disposizione (trovate i contatti qui in calce) – Alla prossima!
Informazioni:
Ufficio Turistico di Arabba Tel. 0436 79130 E-mail: info@arabba.it
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4 commenti
Bruno
Bellissimo e chiaro articolo! Durante la prossima vacanza di fine agosto accompagnero’ senz’altro i miei nipotini a visitare le trincee di Cima Sief e del Col di Lana
agordino
Ciao Bruno,
Grazie mille per il tuo commento! Ci fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto!
Auguriamo a te e alla tua famiglia una bellissima esperienza nel Cuore delle Dolomiti!
Grazie ancora e buon Ferragosto!
Il team di agordinodolomiti.it
Emiliana
Descrizione fatta molto bene ,ho camminato nei bellissimi prati vicino al castello ma mi piacere fare il percorso che descrivete. Per cortesia mi dite che dislivello c’è da fare? Grazie
agordino
Ciao Emiliana,
grazie mille per il tuo commento!
Considera che l’itinerario descritto nell’articolo richiede una giornata intera di escursione in montagna, per la quale servono buone gambe e resistenza; se sei però abituata alle escursioni nelle Dolomiti, non puoi perderti questa!
La piazza di Pieve di Livinallongo si trova circa 1000 metri sotto la vetta del Col di Lana, quindi tieni in conto più o meno un dislivello positivo di un chilometro, che però viene diluito su una lunga distanza, girando per la sella del Sief come si legge nell’articolo.
Il tour è però meraviglioso e ripaga dello sforzo, quindi se hai possibilità di andarci, non possiamo che consigliartelo di cuore! Se ti servono informazioni tecniche ricordati anche che l’Ufficio Turistico di Arabba (contatti sopra) è a tua completa disposizione, mentre se vuoi leggere altre escursioni che puoi fare in zona Arabba, puoi consultare la nostra sezione Articoli!
Grazie mille e buone avventure nel Cuore delle Dolomiti!
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Bellissimo e chiaro articolo! Durante la prossima vacanza di fine agosto accompagnero’ senz’altro i miei nipotini a visitare le trincee di Cima Sief e del Col di Lana
Ciao Bruno,
Grazie mille per il tuo commento! Ci fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto!
Auguriamo a te e alla tua famiglia una bellissima esperienza nel Cuore delle Dolomiti!
Grazie ancora e buon Ferragosto!
Il team di agordinodolomiti.it
Descrizione fatta molto bene ,ho camminato nei bellissimi prati vicino al castello ma mi piacere fare il percorso che descrivete. Per cortesia mi dite che dislivello c’è da fare? Grazie
Ciao Emiliana,
grazie mille per il tuo commento!
Considera che l’itinerario descritto nell’articolo richiede una giornata intera di escursione in montagna, per la quale servono buone gambe e resistenza; se sei però abituata alle escursioni nelle Dolomiti, non puoi perderti questa!
La piazza di Pieve di Livinallongo si trova circa 1000 metri sotto la vetta del Col di Lana, quindi tieni in conto più o meno un dislivello positivo di un chilometro, che però viene diluito su una lunga distanza, girando per la sella del Sief come si legge nell’articolo.
Il tour è però meraviglioso e ripaga dello sforzo, quindi se hai possibilità di andarci, non possiamo che consigliartelo di cuore! Se ti servono informazioni tecniche ricordati anche che l’Ufficio Turistico di Arabba (contatti sopra) è a tua completa disposizione, mentre se vuoi leggere altre escursioni che puoi fare in zona Arabba, puoi consultare la nostra sezione Articoli!
Grazie mille e buone avventure nel Cuore delle Dolomiti!
Il team di agordinodolomiti.it