Dal Cuore delle Dolomiti
Malgonera e Casera Ai Doff, Valle di San Lucano | Il Fascino Unico delle Pale di San Martino | Taibon Agordino | Dolomiti UNESCO
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Agordino Dolomiti

Foresta Demaniale di Malgonera e Casera Ai Doff: Autunno nelle Dolomiti

Valle di San Lucano | Taibon Agordino | Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO

 

Un’ulteriore splendida passeggiata che consigliamo ai visitatori dell’Agordino per apprezzare al meglio lo spettacolo dei paesaggi e dei colori dell’autunno nelle Dolomiti è il sentiero che dalla località di Col di Pra nella splendida Valle di San Lucano (Comune di Taibon Agordino) conduce a Casera Doff (o Ai Doff) attraverso le località di Pont e la splendida Foresta Demaniale Regionale di Malgonera; si tratta di un itinerario molto panoramico (e meno conosciuto del vicino sentiero per Casera Campigat e Forcella Cesurette) che si snoda sul crinale vulcanico della Piattaforma Porfirico Atesina alla base delle Pale di San Martino e che offre vedute di straordinaria bellezza sull’imponente Monte Agner (anche detto il “Gigante delle Dolomiti“), la Val d’Angheraz e le pendici del Monte Pape, nonchè sulla Valle di San Lucano, splendida oasi naturale della Conca Agordina. Siamo nel contesto delle Pale di San Martino (sistema Fondazione Dolomiti UNESCO: Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi, 3° dei 9 sistemi riconosciuti e tutelati; classificazione SOIUSA: Dolomiti di Feltre e delle Pale di San Martino, sottogruppo Pale di San Lucano, Agner e Pape), uno dei gruppi dolomitici più estesi e che interessa, oltre che l’Agordino, anche il Trentino con il vicino Primiero. Giunti a Casera Doff è naturalmente possibile estendere la passeggiata sul Sentiero CAI 762 fino a Forcella Caoz e quindi Mezzavalle in Valle di Gares, quindi verso la Val Biois; alla ricerca però di una passeggiata che fosse non troppo impegnativa come fatica e come tempo, abbiamo optato per un bellissimo anello che dalla Casera Doff rientra al fondovalle, consigliato anche ad escursionisti non particolarmente allenati (si parla comunque di un’escursione con un discreto dislivello, ma senza imponenti salite o punti che richiedano particolare attenzione) che vogliano spendere una mezza giornata camminando nelle Dolomiti e godendosi panorami meravigliosi sulle Pale di San Martino e specialmente sull’Agner.

 

Malgonera e Doff | Valle di San Lucano | Agordino | Pale di San Martino | Dolomiti UNESCO

Partiti da Col di Pra, ultima frazione della splendida Valle di San Lucano, imbocchiamo la strada militare per Pont (sentiero CAI 761), molto ben segnalata in ogni bivio da segnavia CAI ed altre indicazioni; a Col di Pra c’è un ampio parcheggio di recente costruzione, un bel bar ed una pratica area camper, quindi la logistica non è un problema. Giornata splendida e calda; la salita fino a Pont è possibile sia sfruttando la pratica strada sterrata che utilizzando i vari sentieri  (più ripidi ma più veloci) che ne tagliano i tornanti. Giunti a Pont attraversiamo il ponte sul Bordina ammirandone i caratteristici salti che formano le cascate (celebre quella Dell’Inferno, molto scenografica, situata più a valle) e continuiamo sul Sentiero CAI 764 che risale la Valle di Malgonera.

 

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Il Sentiero CAI 764 ci conduce attraverso uno splendido bosco, tutelato dalla Regione Veneto: si tratta della Foresta Demaniale Regionale di Malgonera, oasi naturale protetta in cui il vero protagonista è lo svettante abete rosso (picea excelsa) che domina sul faggio e sul larice; in epoca mineraria infatti, il faggio fu utilizzato in grandi quantità per la produzione del carbone per alimentare i forni fusori di Col di Pra e Valle Imperina, fattore che sentenziò la scomparsa quasi totale di questo albero nella Foresta di Malgonera. Del resto, la presenza dell’uomo in questi luoghi è attestata già dal V Secolo d.C., quando i nostri antenati iniziarono ad utilizzarne i verdi pascoli in quota durante la bella stagione per l’allevamento.

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Al bivio prendiamo il sentiero CAI 762; dopo poco usciamo dalla foresta e ci troviamo davanti alla casera di Malgonera, adagiata sul un suggestivo pianoro cinto da un affascinante anfiteatro vulcanico, dove sostiamo volentieri ammirando lo splendido panorama sulle Pale di San Martino. La giornata di sole e l’aria tersa ci regalano qualche bello scatto di Malgonera, meta consigliata anche alle famiglie ed agli escursionisti più pigri.

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Dopo una buona mezz’ora presso la casera di Malgonera, godendoci sole e panorama, riprendiamo il sentiero CAI 762 in direzione di Casera Ai Doff, meta della nostra escursione. Dopo pochissimo ci imbattiamo nei resti degli antichi “teaz”  di Malgonera (rudimentali ripari artificiali utilizzati in passato dai pastori e consistenti in una tettoia appoggiata solitamente ad un muro o ad un terrapieno), testimonianza dello sfruttamento della zona da parte dell’uomo.

Malgonera e Doff | Valle di San Lucano | Agordino | Pale di San Martino | Dolomiti UNESCOMalgonera e Doff | Valle di San Lucano | Agordino | Pale di San Martino | Dolomiti UNESCOMentre seguiamo sempre il Sentiero CAI 762, la Valle di San Lucano ci sorprende con splendide ed ampie vedute sulle Pale di San Lucano alternate a meravigliosi boschi ricchi di muschio, funghi e piante; interessante per gli appassionati di geologia notare il contrasto tra le Pale di San Martino (composte di Dolomia di colore chiaro) sulla sinistra e le guglie del Monte Pape, formato invece di scura roccia vulcanica, sulla destra.

Malgonera e Doff | Valle di San Lucano | Agordino | Pale di San Martino | Dolomiti UNESCO

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Ed eccoci infine sui meravigliosi pascoli di Casera Doff a quota 1876 metri; il panorama è veramente meraviglioso, con il Monte Pape da un lato e la Val d’Angheraz e le Pale di San Martino dall’altra. Protagonista del paesaggio lo splendido Agner, che nel lato della Valle di San Lucano offre probabilmente il suo profilo più interessante.

Malgonera e Doff | Valle di San Lucano | Agordino | Pale di San Martino | Dolomiti UNESCO

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A questo punto è possibile tornare a Pont seguendo la strada dell’andata oppure utilizzare il sentiero che porta a Casera Vecia, intersecabile sul fondovalle a sinistra, che si ricongiunge al 762 più sotto; optiamo per questa seconda opzione che ci consente di compiere un piccolo anello e di ammirare ancora il maestoso Agner mentre scendiamo.

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Tornati a Col di Pra nel fondovalle della meravigliosa Valle di San Lucano, ci godiamo le luci del tardo pomeriggio autunnale su Agner e Pale di San Lucano, spettacolo che i fortunati abitanti della piccola frazione possono ammirare ogni giorno; sicuramente questa è una passeggiata che sa regalare grandiosi panorami con poca fatica, consigliata perciò come facile meta escursionistica per tutti gli appassionati delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, e specialmente in autunno: tra pochi giorni, quando l’autunno sarà nel pieno, potrete godervi i colori accesi dei boschi della Valle di San Lucano nella loro veste più interessante e suggestiva – Vi aspettiamo in Agordino, il Cuore delle Dolomiti!


Informazioni:

Ufficio Turistico di Agordo | Tel. 0437 62105 | E-mail: ufficioturistico@agordo.net 


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Agordino Dolomiti

8 commenti

  1. Gianfranco Vallongo

    Grazie delle bellissime descrizioni. Io organizzo ogni settimana delle escursioni con un gruppo di amici e l’Agordino è una zona meravigliosa. Ci verremo già lunedì prossimo. Cordiali saluti e complimenti. Gianfranco

  2. michele

    ho percorso ieri l ‘anello da Col di Prà , Malga Malgonera , Cima Caoz ,
    Malga Campignat , Pontedella Pita , Coldi Prà , di corsa 18.8 km
    percorso fantastico , qualche difficoltà per mancanza di indicazioni da Cima Caoz a Campignat
    Tutte le malghe chiuse ,sentiero a tratti interrotto dalla recente alluvione
    acqua in abbondanza per fortuna
    ottimo allenamento per il bis su 4Peaks del 27 agosto
    luoghi che andrebbero valorizzati

    1. agordino

      Ciao Michele,

      grazie mille per il tuo commento!
      Luoghi suggestivi e meravigliosi nel Cuore delle Dolomiti, da valorizzare e da scoprire, dici bene!
      Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza in questi posti unici!

      Continua a seguirci!
      Il team di agordinodolomiti.it

  3. Rossella

    Vi invidio tantissimo per la vostra prestanza fisica che vi permette di dichiare tale passeggiata facile da compiere in un pomeriggio d’autunno! Per me, sessantenne che mediamente frequenta i sentieri di montagna ogni 15 giorni, che in pianura cammina molto quotidianamente, arrivare a Malgonera non è stata affatto una passeggiatina da pomeriggio autunnale!!! Facile certamente come sentiero ma non certo poco faticoso. Forse bisognerebbe, nel descrivere i percorsi, premettere la descrizione di chi li compie. Percorso comunque molto bello e solitario che mostra anche la grande desolazione compiuta dalla tempesta Vaia.

    1. agordino

      Ciao Rossella,

      grazie mille per il tuo contributo, che sarà sicuramente utile anche ad altri lettori del nostro blog!

      Beh, innanzitutto, sicuramente è impossibile paragonare qualsiasi passeggiata fatta in pianura con un’uscita in Dolomiti; forse noi lo diamo per scontato, ma è ovvio che se vuoi vedere qualcosa di bello in montagna, solitamente un minimo di sforzo ci vuole sempre e fa parte del gioco. La passeggiata descritta in questo articolo è oggettivamente facile, tutto considerato, ovvero non presenta punti di difficoltà tecnica. Che sia faticoso, mediamente, hai ragione, ma in Dolomiti i dislivelli sono questi, e si sa che nel centro geografico di quest’area non puoi che avere dislivelli di una certa importanza. Speriamo che tutto sommato l’escursione ti sia piaciuta, e confidiamo che, considerato lo sforzo fatto, te la sia goduta ancora di più!

      Grazie comunque per il tuo commento e la tua partecipazione alla discussione!
      Continua a seguirci!

      Il team di agordinodolomiti.it

    1. agordino

      Ciao Giuseppe, grazie mille per il commento!

      Si sono percorribili, ma considera che parliamo di una zona completamente devastata da Vaia, mentre ciò che leggi nell’articolo è precedente all’uragano. Il sentiero attraverso Malgonera è comunque percorribile, ma diverso da quello riportato nelle mappe escursionistiche. Inoltre rispetto a prima c’è molto fango a Malgonera, quindi serve maggiore prudenza. Fai maggiore attenzione a rimanere sul sentiero, e superata la zona boschiva non troverai grossi intoppi. Purtroppo parliamo di un’area in cui il recupero degli schianti è impossibile, quindi gli sforzi si possono rivolgere solo a riaprire il sentiero e non a pulire il bosco… situazione comune ad altre aree montane del territorio, purtroppo. La salita merita comunque, oltre per i luoghi, anche per ripagare i tantissimi volontari degli sforzi fatti per rendere di nuovo accessibile l’area. Se hai bisogno di informazioni più dettagliate, ovviamente ti invitiamo a contattare l’Ufficio Turistico di Agordo.

      Grazie mille, ti auguriamo una splendida avventura dolomitica!
      Continua a seguirci!

      Il Team di agordinodolomiti.it

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