Dal Cuore delle Dolomiti
LACH DEI NEGHER (LECH DEI GIAI) - UN'AVVENTURA MERAVIGLIOSA NEL CUORE SELVAGGIO DELLE DOLOMITI - AGORDINO DOLOMITI
LACH DEI NEGHER (LECH DEI GIAI) - UN'AVVENTURA MERAVIGLIOSA NEL CUORE SELVAGGIO DELLE DOLOMITI - AGORDINO DOLOMITI

LACH DEI NEGHER (LECH DEI GIAI) - UN'AVVENTURA MERAVIGLIOSA NEL CUORE SELVAGGIO DELLE DOLOMITI - AGORDINO DOLOMITI

Lach dei Negher (Lech dei Giai)

A spasso nel Gruppo della Marmolada nel Cuore delle Dolomiti

Agordino Dolomiti

 

Dopo un mese di giugno a dire il vero piuttosto uggioso e fresco, con piogge frequenti e solo qualche spiraglio di sole, è finalmente esplosa l’estate anche nel Cuore delle Dolomiti UNESCO; con giornate così, farsi sfuggire l’occasione per un bel giro in montagna nei nostri meravigliosi Monti Pallidi è quasi un sacrilegio imperdonabile.

 

Pensando ad una zona agordina alla quale non avevamo ancora avuto modo di dare degno risalto sulle pagine del nostro blog, una delle prime opzioni che ci è venuta in mente è stato proprio il Lach dei Negher (così come è conosciuto in Val Biois) o Lech dei Giai (come viene invece chiamato dal versante della Val Pettorina), uno spettacolare ed affascinante laghetto alpino custodito nel cuore roccioso delle cime del Gruppo della Marmolada.

 

 

Zaini in spalla, siamo quindi partiti in una caldissima giornata di questo luglio 2018 dalla piccola e graziosa frazione di Feder (Comune di Canale d’Agordo) alla volta delle Cime d’Auta, maestose vette del gruppo della Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Ricordiamo fin d’ora ai nostri lettori che, ovviamente, questa è una sola delle opzioni escursionistiche possibili per raggiungere questo stupendo laghetto alpino, approcciabili anche dal versante del Comune agordino di Rocca Pietore.

 

Partendo dalla piazza del piccolo abitato di Feder si incrocia quasi subito la partenza del Sentiero CAI 687; nel caso abbiate dubbi sulla strada giusta da intraprendere, non essendoci molte indicazioni alla partenza, potete chiedere senza problemi agli abitanti della frazione che saranno più che lieti di aiutarvi.

Fin da subito si nota la grande cura rivolta dagli abitanti del luogo per la prima parte del sentiero: l’erba è perfettamente tagliata ed i segnavia sono più che abbondanti mano a mano che si incede. Per essere proprio sicuri di non prendere deviazioni inutili, come al solito consigliamo di portare con sè una mappa (ad esempio, la cartina Tabacco 15, disponibile anche su app), soprattutto nella prima parte dove non mancano i bivi.

Si parte subito con una bella salita, ovviamente niente di estremo comunque; in poco più di un’oretta e circa 600 metri di dislivello raggiungiamo la Baita di Col Mont, meta amatissima anche per gli stessi Agordini, coronata dallo strepitoso spettacolo delle Cime d’Auta (anche se si ammirano da qui buona parte delle Pale di San Martino, il Civetta e molte altre cime delle Dolomiti UNESCO).

Incediamo sempre seguendo il segnavia 687 verso Forcella dei Negher; il sentiero, pur scosceso, è piuttosto semplice da affrontare e le vedute che si godono in zona aiutano senza dubbio ad incedere nella salita. Mentre avanziamo verso le Aute, la veduta sulla Val Biois sotto di noi si fa sempre più aerea, permettendoci di ammirare sempre meglio Pale di San Martino e numerose altre cime Dolomiti Agordine.

Terminata la salita, scolliniamo oltre la Forcella dei Negher e ci troviamo finalmente davanti al Lach dei Negher; il bellissimo laghetto alpino risalta magnificamente nelle sue tinte sature che vanno dal verde smeraldo al blu scuro. Nessuna traccia purtroppo del celebre drago del Monte Pape che, stando alle leggende agordine, approfitta delle giornate estive per balneare in questo suggestivo specchio d’acqua; sicuramente in questa giornata era impegnato altrove, ma torneremo ancora per vedere di avvistarlo. Sullo sfondo spiccano Pelmo, Antelao e le Tofane e molte altre splendide cime bellunesi delle Dolomiti UNESCO.

Con l’occasione approfittiamo per incamminarci sul Sentiero 696 per fotografare il laghetto da altre prospettive e, vista la vicinanza, decidiamo di procedere verso il Mont Alto di Auta per qualche foto dell’imponente parete sud della Marmolada, la Regina delle Dolomiti.

Moltissimi (a decine) gli stambechi che abbiamo l’occasione di ammirare mentre approcciamo la parete sud della Marmolada, mollemente adagiati sui declivi erbosi godendosi il sole; animali schivi e riservati, si sottraggono se avvicinati troppo, e decidiamo di procedere con rispetto aggirandoli per non disturbarli con la nostra presenza.

Approcciando il Monte Alto di Auta si inizia ad intravedere l’imponente parete meridionale della Marmolada, teatro di alcune durissime vie d’arrampicata; raggiunta la sommità del declivo, ciò che ci troviamo davanti è, semplicemente, tutta l’imponenza, la maestosità ed il grandioso spettacolo delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Una vista che appaga l’anima e ripaga il fisico di ogni sforzo.

Rientrati a Feder ci sono alcune cose molto carine che potete fare per completare la vostra giornata nel Cuore delle Dolomiti UNESCO: per prima cosa, sicuramente una visita al piccolo ma molto interessante Museo della Latteria di Feder, aperto al pubblico anche nell’estate 2018. All’interno della storica latteria, oggi spazio espositivo aperto al pubblico grazie ai volontari, una panoramica completa della produzione casearia agordina con tanti strumenti originali e molto da scoprire anche per i bambini. Tutte le informazioni sugli orari di apertura qui.

Inoltre Feder è uno dei luoghi del progetto patrocinato dalla Regione VenetoValle con i Santi alle Finestre“; nella piccola piazzetta della frazione si trova un tabellone riassuntivo degli affreschi mappati nei Comuni di Canale d’Agordo, Falcade e Vallada Agordina, e su molte delle facciate delle abitazioni storiche della frazione di Feder si possono ammirare queste interessanti opere artistiche, alcune delle quali vecchie di secoli. Maggiori informazioni qui.

Feder è inoltre una frazione ricca di tabià, i tradizionali fienili in legno delle Dolomiti; basta fare pochi passi tra le viuzze delle frazioni della Val Biois per ammirarne una quantità incredibile, addirittura unica nel panorama delle Dolomiti UNESCO; ammirarne qualcuno da vicino è molto facile anche se siete stanchi dopo la passeggiata. Maggiori informazioni sui tabià qui.

E la sera, Feder è un posto stupendo per ammirare i famosi tramonti dolomitici; volendo si cena anche in loco e ci si gode uno degli spettacoli naturali più decantati delle Dolomiti: l’enrosadira. Se siete alla ricerca di una valida idea per una giornata di trekking nelle Dolomiti, non troppo difficile e con panorami meravigliosi, una gita al Lach dei Negher / Lech dei Giài non vi lascerà sicuramente delusi. Noi ci vediamo alla prossima con altre storie dal Cuore delle Dolomiti – Stay tuned!

 

Informazioni turistiche:

Rocca Pietore-Marmolada
Consorzio Operatori Turistici Marmolada
Tel. +39 0437 722277
E-mail: info@marmolada.com

Canale d’Agordo
Pro Loco Canale d’Agordo
Tel. +39 0437 1948030
E-mail: info@prolococanale.it

Falcade
Ufficio Turistico di Falcade
Tel. +39 0437 599062
E-mail: proloco.caviola@libero.it

 

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