Dal Cuore delle Dolomiti
Giro ad anello La Valle Agordina - Creste del Vallaraz - Casera Roa - La Valle Agordina | Un assaggio di Autunno nel Cuore delle Dolomiti UNESCO | Agordino Dolomiti
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Giro ad anello La Valle Agordina - Creste del Vallaraz - Casera Roa - La Valle Agordina | Un assaggio di Autunno nel Cuore delle Dolomiti UNESCO | Agordino Dolomiti

Escursione ad Anello La Valle Agordina – Creste del Vallaraz – Casera Roa – La Valle Agordina

Un assaggio di Autunno nel Cuore delle Dolomiti UNESCO | Agordino Dolomiti

 

 

Care Lettrici e cari Lettori! Bentornati sulle pagine del nostro piccolo blog per un nuovo (e ci auguriamo interessante) articolo sul nostro meraviglioso, unico Agordino, il Cuore delle Dolomiti!

Che estate è quella appena trascorsa, Amici! Tanti impegni, tanti imprevisti ci hanno tenuti forse troppo lontani dalla stesura di nuovi articoli; così è la vita per tutti, non sempre ci permette di fare quello che vorremmo e come lo vorremmo. Tuttavia, agordinodolomiti.it è un’iniziativa che, nonostante l’impegno notevole che oggettivamente comporta per noi, ci continua a regalare moltissimo e ci sprona fortemente ad andare avanti per la nostra strada. Con gioia e soddisfazione abbiamo riscontro quasi quotidianamente di quanto questo sito sia apprezzato dai nostri Lettori. Riceviamo miriadi di commenti, messaggi, email e complimenti da Voi tutti quasi ogni giorno, cosa che non può che farci davvero molto piacere. A quanto sembra, il progetto agordinodolomiti.it è attuale ora più che mai, forse più di quando, esattamente 8 anni fa, un gruppo di amici innamorati delle proprie Dolomiti decise di lanciarsi in questa incerta avventura online. Le oltre 400.000 visite che abbiamo raccolto tra luglio ed agosto 2023 sono il segno più evidente del successo del quale gode agordinodolomiti.it, risultati che per noi erano inimmaginabili fino a qualche anno fa. Siamo lieti di festeggiare l’ottavo compleanno di agordinodolomiti.it con tutti Voi che ci seguite e ci supportate; dalla nostra redazione, a tutti Voi un GRAZIE sentito e sincero per la strada incredibile che abbiamo fatto assieme.

 

Giro delle Creste del Vallaraz a La Valle Agordina Dolomiti

 

La Valle Agordina – Folega – Creste del Vallaraz – Casera Mochesin – Casera Roa – La Valle Agordina

 

Chiusa questa piccola parentesi doverosa, ci siamo trovati alla fine della settimana scorsa con qualche idea, forse poco fattibile, ma con una voglia incontenibile di spendere del tempo camminando tra i giganti delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Alla fine, sia per questioni logistiche che per controllare lo stato post-Vaia di alcuni sentieri visitati ormai qualche anno fa, abbiamo optato per l’escursione che vi raccontiamo in questo articolo, ovvero di un bel anello escursionistico di media montagna, sportivo ed appagante, selvaggio e reso ancora più suggestivo dai primi meravigliosi segnali autunnali. Condividiamo con piacere con i nostri Lettori alcune foto e considerazioni sulla nostro divertente anello domenicale nel Comune di La Valle Agordina.

 

 

In questo articolo vi raccontiamo di un piacevole giretto ad anello che si svolge interamente nel Comune di La Valle Agordina in Conca Agordina. L’escursione qui descritta è di media lunghezza (circa 15 chilometri per 5-6 ore di camminata sostenuta), dislivello medio-impegnativo (superiore ai 1000 metri) e difficoltà escursionistica, con qualche tratto (quelli più colpiti da Vaia) che richiede piede particolarmente fermo ed una splendida camminata in cresta che richiede anch’essa molta attenzione.

Il giro si sviluppa dal villaggio di La Valle al pianoro di Folega, quindi sulle Creste del Vallaraz o Zima de le Pale, Casera Moschesin, Casera Roa e rientro a valle per Le Vize (circa 15 chilometri).

Si trova acqua potabile a Folega e a Casera Moschesin.

Highlight dell’escursione sono il meraviglioso pianoro di Folega, il sentiero in cresta del Vallaraz e la visuale a 360° che da li si gode sui Gruppi Dolomiti circostanti, le bucoliche ambientazioni di Casera Moschesin e Casera Roa. Bando alle ciance, pronti, via!

 

Creste del Vallaraz, Dolomiti

Un sabato di inzio ottobre dal cielo terso e da temperature ancora marcatamente estive precede una domenica nuvolosa e leggermente più freschetta nella quale raggiungiamo le Aree Sportive del Comune di La Valle Agordina in località Conaggia, in direzione del pianoro di Folega e Forcella Pongol sul Sentiero CAI 542 verso Casera Foca.

Lungo questo primo tratto ci fermiamo ad ammirare le foto storiche di vita rurale esposte dalla Pro Loco La Valle Agordina nell’ambito dell’iniziativa La Val da Incornisà; un plauso alla più attiva delle Pro Loco Agordine ci sembra davvero doveroso, e vi consigliamo, avendone l’occasione, di non perdervi i tanti eventi che organizza questa dinamica e partecipatissima Proloco (vai alla sezione Eventi).

Creste del Vallaraz
Alcune delle foto storiche de La Val da incornisà esposte nella frazione di Conaggia a La Valle Agordina
Creste del Vallaraz La Valle Agordina
Affresco ex voto, Conaggia
Creste del Vallaraz Dolomiti
Maschera lignea bellunese, esposta a Conaggia

La salita sulla strada carrabile che porta a Casera Foca è come ogni volta un ottimo riscaldamento per le gambe, anche se oggi incediamo quasi senza sudare vista la temperatura fresca e la mitigazione dell’irraggiamento solare dovuta a strati alti di nubi. La strada di cemento e asfalto non è il massimo per iniziare questa escursione, è vero; tuttavia meravigliosi scorci sui rilievi della Conca Agordina adornati dei primi colori autunnali sono un gioia per gli occhi e naturalmente per lo spirito.

Creste del Vallaraz

Raggiunta la deviazione per Folega, lasciamo finalmente la carrabile raggiungiamo infine questo meraviglioso e suggestivo pianoro dopo qualche ultimo strappo. Lasciamo quindi il Sentiero CAI 542 e ci incamminiamo lungo il Sentiero CAI 545 verso Forcella Folega. Folega è un luogo davvero strano e meraviglioso, che sorprende l’escursionista dopo la marcata salita con una veduta pianeggiante e bucolica circondata da boschi e cime ed impreziosita dal bellissimo Bait de Folega.

Dopo la pausa di rito, godendoci questo luogo davvero molto bello e ben attrezzato per i picnic e per il pernottamento, ripartiamo dirigendoci verso il bivio di Forcella Pongol, poco oltre il Bait de Folega, dove imbocchiamo il Sentiero CAI 541 alla volta delle Creste del Vallaraz. Tutti i bivi che incontriamo in questa escursione sono chiaramente corredati dalle necessarie indicazioni e segnavia.

Le Creste del Vallaraz sono un rilievo collocato a sud della Conca Agordina nel Comune di La Valle Agordina. Note anche come Pale del Fen, Montagna de Bellanzola o Zima de le Pale, le Creste del Vallaraz sono storicamente legate alla Comunità Lavallese che soleva raccogliere il fieno (da qui il nome Pale del Fen) sul pericolosissimo versante meridionale del monte, quello che si getta a picco sulla profondissima Val Clusa (o Val Crusa).

Il monte infatti presenta a nord (verso la Conca Agordina) una faccia meno inclinata con bosco rigoglioso noto come Viza de Balanzola, mentre la parte che guarda verso la Valbelluna si presenta come una serie di salti erbosi anche di parecchie decine di metri che rendono questo versante ripido ed estremamente pericoloso. Proprio questa particolare conformazione permetteva alla vegetazione che cresce sul versante sud di beneficiare delle correnti d’aria calda provenienti dalla Valbelluna ed al contempo di crescere schermata dai venti del nord; pertanto, l’erba che veniva tagliata sulle Creste del Vallaraz era particolarmente pregiata, e valeva la pena rischiare la morte (cosa che di frequente accadeva) pur di raccoglierla.

 Altra particolarità storica del rilievo, il fatto di essere un punto di difesa tattico per l’accesso alla Conca Agordino ed essere stato pertanto attrezzato con postazioni di tiro militari sulla Val Cordevole, come vedremo più avanti.

Creste del Vallaraz
Galleria militare salendo da Forcella Pongol

Chi ci segue da qualche anno (dal lontano 2017!!!) si ricorderà la nostra recensione del sentiero tematico La Montagna Dimenticata (seppure questa volta andiamo nella direzione opposta a quella che sarebbe indicata), itinerario plurigiornaliero dall’interesse storico oltre che escursionistico che collega Forcella Moschesin con il Centro minerario di Vallalta nel Comune di Gosaldo. Chi se lo fosse perso, può trovarlo qui o scorrendo il nostro archivio Articoli.

L’occasione, manco a dirlo, ci è preziosa per fornire a chi ancora oggi legge i nostri vecchi articoli un puntuale aggiornamento, che risulta quanto mai utile dopo la spaventosa distruzione seminata nell’Ottobre 2018 dall’Uragano Vaia.

Ecco, appunto rispetto alla nostra escursione del 2017, abbiamo trovato l’attacco del sentiero da Forcella Pongol alle Creste del Vallaraz decisamente molto segnato dalla furia degli elementi; e sebbene il sentiero CAI 541 risulti percorribile nella sua interezza, alcuni passaggi dello stesso in questo punto richiedono maggiore attenzione di quanto ci ricordassimo (come riscontriamo anche in foro). Sebbene non si possa che ringraziare di cuore il CAI per aver riaperto l’itinerario dopo Vaia, va detto chiaramente a chi sia interessato a La Montagna Dimenticata che questo sentiero richiede piede fermo e buona esperienza con la montagna, soprattutto in un paio di passaggi abbastanza esposti e con il terreno accidentato dall’uragano.

Creste del Vallaraz escursione nelle Dolomiti
Uno dei punti più accidentati della salita da Forcella Pongol

Da notare che, sebbene la strada costruita in preparazione della Grande Guerra versi in uno stato di percorribilità accettabile (ovviamente dopo la doverosa opera del CAI, visto che i segni della devastante opera dei venti è ancora ben visibile), le postazioni di tiro ci sono ancora e costituiscono naturalmente un plus sia per questa escursione che, più in generale, per La Montagna Dimenticata, che visita anche quelle del Monte Celo ed alcune di quelle del Sasso di San Martino.

Creste del Vallaraz
Visuale sulla Valle del Cordevole verso la Valbelluna da una delle postazioni di tiro del Vallaraz

Per onor di cronaca, ci fa riflettere, oggi come 6 anni fa, l’effettiva fattibilità de La Montagna Dimenticata come vera proposta escursionistica plurigiornaliera. Noi non siamo espertissimi di questo genere di attività, con la piccola eccezione della Via Tilman e poco più; tuttavia, sono facilmente immaginabili le difficoltà oggettive di chi si trovi a scendere per questo tratto di sentiero, pronto a spendere 4-6 giorni di escursione in Agordino con lo zaino da alta via carico di acqua, viveri, vestiti e quant’altro.

Creste del Vallaraz
Quasi in cima alle Creste del Vallaraz

Superato questo tratto infelice, si accede alla parte più bella delle Creste del Vallaraz, ovvero il sentiero in cresta; bello come ce lo ricordavamo, questo meraviglioso tratto offre innumerevoli vedute su tutti i principali monti dolomitici della zona: Monti del Sole e Feruch, Schiara, Coro, Talvena e Cime di Zità, Gruppo del San Sebastiano, Moiazza e Framont, Pale di San Lucano, Agner e molti altri. Un vero spettacolo per gli occhi nonché un’attività davvero taumaturgica per lo spirito.

Al bivio col sentiero CAI 546 che sale dalla Val Clusa presso la Forcella di Scalabras, proseguiamo rimanendo sul Sentiero CAI 541 scendendo leggermente, sempre sul versante della Conca Agordina. Nel tratto iniziale della discesa constatiamo la presenza di moltissimi schianti di Vaia, immaginando come sia stato tutt’altro che semplice ripulire questo tratto e riportarlo in condizioni tali da poter essere di nuovo percorso dagli escursionisti.

L’ultimo tratto di bosco con qualche sali-e-scendi tra gli schianti di Vaia e qualche boschetto di pino mugo con belle vedute su Conca Agordina e varie cime Dolomitiche ci separa da Casera Moschesin, ex Malga Moschesin, punto di sosta sempre frequentatissimo dell’Alta Via delle Dolomiti 1 Braies – Belluno (o Sentiero CAI 543).

A Casera Moschesin ci godiamo qualche minuto di pausa, crogiolandoci al sole stranamente mite di metà ottobre e scambiando quattro chiacchiere con gli ultimi escursionisti dell’Alta Via e qualche camminatore locale di passaggio, prima di proseguire con la nostra discesa, seguendo per un tratto il Sentiero CAI 543 (Alta Via 1), per poi staccarci poco oltre ed immetterci nel Sentiero CAI 544 alla volta di Casera Rova, una mezzoretta di passeggiata nel bosco di distanza.

Altra pausa di rito a Casera Roa, all’ombra delle cime del San Sebastiano, e poi di nuovo in discesa su comoda strada bianca carrabile (Sentiero CAI 544) fino al rettilineo di Le Vize, quindi rientro a La Valle Agordina lungo la strada provinciale del Passo Duran (SP347 del Passo Duran) o – ancora meglio – attraverso le suggestive viuzze della frazione storica di Cugnago.

Nonostante la giornata non spettacolare, abbiamo davvero apprezzato sia l’escursione in sé (un bel giro sportivo ed appagante, senza tuttavia esagerare) che i paesaggi meravigliosi che abbiamo avuto occasione di ammirare sia sulle Creste del Vallaraz che, naturalmente, lungo l’Alta Via 1 e il rientro. Una proposta interessante se avete qualche giorno da spendere in Conca Agordina e se non volete muovere l’auto verso i passi dolomitici, vista la comodità di accesso da Conaggia e da Le Vize con bei Sentieri CAI percorribili e ben segnati. Consigliato!

Con l’inverno ormai alle porte è tempo di riporre gli scarpe da trekking e concentrarci sulla stagione fredda, che ci auguriamo sia foriera, come di consueto, di meravigliose esperienze per i nostri Ospiti. Mentre finiamo di scrivere questo piccolo articolo, la prima neve ha già imbiancato le cime più alte delle Dolomiti e molti cannoni sparaneve nei nostri comprensori sono già al lavoro per preparare le piste da sci per i tantissimi amanti dello sci alpino – manca poco! Vi aspettiamo numerosi in Agordino, e ci aggiorniamo prestissimo con altri racconti ed emozioni dal Cuore delle Dolomiti! Stay tuned!

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