Dal Cuore delle Dolomiti
Giro ad Anello dei Settsass | Emozioni estive in Alto Agordino | Agordino Dolomiti
Giro ad Anello dei Settsass | Emozioni estive in Alto Agordino | Agordino Dolomiti

Giro ad Anello dei Settsass | Emozioni estive in Alto Agordino | Agordino Dolomiti

Giro dei Settsass

Escursioni estive nelle Dolomiti Settentrionali

Livinallongo del Col di Lana | Agordino Dolomiti

 

Estate finalmente! Tempo di rilassarsi in famiglia, di godersi il sole e, naturalmente, di spendere bene il proprio tempo nel Cuore delle Dolomiti, l’Agordino Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO!

 

In questo piccolo articolo vi parliamo di una splendida escursione fatta recentemente in zona Passo Valparola, al confine tra l’Agordino e la Val Badia. Si tratta del Giro dei Settsass, uno splendido itinerario escursionistico ad anello che abbraccia questo suggestivo ed imponente gruppo dolomitico situato nel territorio del Comune agordino di Livinallongo del Col di Lana. Una meravigliosa escursione che certamente farà la felicità di chi sia in cerca di idee per trascorrere un’indimenticabile giornata di trekking al cospetto degli impareggiabili Monti Pallidi. Bei paesaggi ma non solo: questo giro è anche straordinariamente ricco di reperti della Grande Guerra nelle Dolomiti ed è quindi molto interessante anche dal punto di vista storico e culturale. Ma adesso bando alle ciance e vediamo insieme cosa offre il Giro dei Settsass agli ospiti delle Dolomiti!

In una caldissima giornata di agosto 2019 siamo partiti dal Passo Valparola, iconico valico alpino che congiunge Cortina d’Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana (Provincia di Belluno) con La Villa in Badia (Provincia di Bolzano). Già dalla partenza ci godiamo un panorama superbo, tra i più suggestivi delle Dolomiti UNESCO: il Passo Valparola si mostra in tutta la sua austera bellezza estiva, circondato dalle notevoli moli del Lagazuoi, del Nuvolau, del Sass de Stria e dei Settsass (vette delle Dolomiti Settentrionali, 5° dei 9 sistemi ufficialmente riconosciuti e tutelati dalla Fondazione Dolomiti UNESCO). In zona ci sono comode possibilità di parcheggio gratuito nelle vicinanze del Museo della Grande Guerra, senza diventare matti.

Il tour da noi descritto in questo articolo si svolge in senso antiorario: ovviamente è possibile affrontare il Giro dei Settsass anche nel verso opposto. La nostra è una scelta puramente dettata dal caso e non motivata da alcun fattore escursionistico; il tour in oggetto è interessante e meraviglioso in entrambi i senti, quindi non fatevi problemi se preferite farlo al contrario!

Nei pressi del Museo della Grande Guerra al Forte Tre Sassi troviamo con estrema facilità le indicazioni del Sentiero 24 che risale il fianco occidentale dei Settsass. Dopo qualche foto di rito al Laghetto di Valparola, che è sempre un bel vedere in tutte le stagioni, ci incamminiamo in salita sulla cresta che risale il nostro gruppo montuoso.

           

La salita non è particolarmente impegnativa in questo primo tratto, e la vista ripaga ampiamente della fatica fatta fin qui. In pochi minuti accediamo all’area più propriamente d’alta montagna, dove il sentiero 24 ci presenta la prima casermetta della Grande Guerra ed un tratto piacevole e suggestivo che si estende primariamente su rocce (anche qui nulla di particolarmente impegnativo). La visuale in questo tratto è dominata dalla sottostante Val Badia, di fronte alla quale transita il sentiero in questo punto.

In poco tempo ci accingiamo ad aggredire la salita ai Settsass, l’unica vagamente impegnativa del tour. Questo tratto si snoda invece su verdi pascoli alpini ed è più impegnativo del primo, sebbene risulti alla fine nulla di particolarmente inaccessibile per escursionisti di medie abilità.

Purtroppo in questo punto inizia a piovere e la temperatura si abbassa notevolmente: poco male comunque, siamo vicini al bivio che ci permette di intersecare il Sentiero 23, subito dopo essere discesi dalla sella ed aver iniziato la discesa verso destra (quindi verso la Valle di Fodom e Pralongià). Un pò di pioggia ad agosto nelle Dolomiti va messa in preventivo, perciò non ci facciamo scoraggiare e procediamo spediti.

Lambiamo quindi la base dei Settsass nel versante meridionale, quello più famoso del gruppo che dà sul Col di Lana. Transitiamo su un sentiero alpino a dir poco spettacolare ai piedi delle imponenti cime del gruppo, godendoci la vista nonostante il tempo che non è certo dei migliori. In questo tratto si consiglia particolare attenzione dato che il fondo è costituito prevalentemente di grosse rocce franate dai Settsass. Molto particolari i monoliti dolomitici che ci fanno compagnia lungo il sentiero e la splendida vista sulla Valle di Fodom.

Mentre ci approcciamo al Bivacco Sief posto sotto al Pico Settsass il tempo inizia fortunatamente a migliorare, finché le nubi non si diradano completamente e ritorna il sole estivo con tutta la potenza dei suoi raggi. Ecco a cosa serve l’equipaggiamento tecnico in montagna: vestirsi a strati permette di godersi in ogni momento le Dolomiti UNESCO senza momenti di disagio, la preparazione è quindi parte essenziale di ogni avventura nei Monti Pallidi.

Doppiata il Bivacco Sief, ci prepariamo ad affrontare l’ultima traccia boschiva che ci ricongiunge con il Passo Valparola, ovvero quello che transita sotto le imponenti Pale de Gerda. In questi luoghi ci fermiamo spesso e volentieri ad ammirare le pareti verticali del Settsass, sotto le quali transitiamo, e le splendide vedute sui passi Giau e Falzarego e sulle loro cime (Sass de Stria, Lagazuoi, Nuvolau, Croda da Lago. Spuntano verso Cortina persino le 5 Torri che ci salutano dall’altro versante della valle. Un vero e proprio sightseeing tour fra le attrazioni principali delle Dolomiti Settentrionali.

Questo tratto del sentiero 23 si svolge prevalentemente su traccia boschiva, non particolarmente impegnativa ma più lunga di quanto si possa pensare osservandola all’inizio; ci vuole infatti un’oretta buona prima di imbatterci nell’ultima salita attrezzata che ci riporta al pascolo del Passo Valparola.

Seguendo le indicazioni in loco, ci fermiamo brevemente ad ammirare la Edelweiss Stellung, la postazione Austro-Ungarica della Grande Guerra recentemente ripristinata dai volontari di Fodom che si trova nei prati sottostanti il Museo del Forte Tre Sassi. Una splendida e viva testimonianza di una delle fasi più violente e barbare della Prima Guerra Mondiale nelle Dolomiti.

Siamo infine giunti all’ultimo tratto di salita, che affrontiamo senza particolari difficoltà fino al Museo della Grande Guerra ed al punto di partenza. Il Museo del forte Tre Sassi è un must imperdibile se siete in zona: ricco di reperti unici e recentemente ampliato, questo spazio museale prezioso si colloca all’interno di un fortino originale dell’Impero Austro-Ungarico, pesantemente bombardato dall’artiglieria del Regno d’Italia nelle fasi iniziali del conflitto. Da non perdere!

 

Il giro dei Settsass è un’escursione che impegna una giornata intera e che ben si adatta agli escursionisti di medio livello; data la lunghezza comunque, non si parla di un itinerario adatto alle famiglie ed agli ospiti a mobilità ridotta, i quali tuttavia trovano in zona Passo Valparola molte attrazioni facilmente fruibili, come il Lago di Valparola e il succitato museo. Questo splendido tour permette di spaziare con la vista su alcune delle cime più famose delle Dolomiti Settentrionali ma non solo: dai diversi punti si gode di ottima visuale sulle cime delle Pale di San Martino, delle Dolomiti Agordine e del Gruppo della Marmolada. Un vero paradiso per gli amanti delle Dolomiti. Come sempre, invitiamo gli interessati ad informarsi sul percorso presso gli uffici specificatamente preposti (contatti in calce). Ciò detto, se siete alla ricerca di idee per le vostre vacanze nel Cuore delle Dolomiti, l’invito del nostro Team è quello di non perdervi questa splendida gita attorno ai Settsass, non rimarrete delusi! Un caloroso saluto a tutti gli amanti delle Dolomiti UNESCO dalla nostra redazione, ci vediamo prestissimo con nuove storie e nuove avventure dal Cuore delle Dolomiti – Stay tuned! 

 

Informazioni turistiche:

Ufficio turistico di Arabba Tel. 0436 79130 info@arabba.it

Cerchi altre idee in zona? Dai un’occhiata alla nostra sezione Articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *