Val Biois: la Valle dei Tabià
L’occasione unica di osservare da vicino più di 300 fienili originali delle Dolomiti UNESCO: è la Val Biois, valle dell’Alto Agordino, terra di artisti, sportivi, papi… e meravigliosi tabià.
Com’è noto, non c’è valle delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO che vanti un numero di tabià paragonabile a quello che caratterizza la Val Biois in Alto Agordino: nei Comuni agordini di Vallada Agordina, Falcade e Canale d’Agordo infatti, gli ospiti delle Dolomiti hanno l’opportunità unica di poter ammirare, nel raggio di 5 chilometri, oltre 300 tabià originali, un patrimonio architettonico, culturale e storico senza eguali nel panorama delle Dolomiti UNESCO.






I Tabià sono i fienili tipici delle Dolomiti, presenti trasversalmente in tutte le valli della zona, sia tirolesi che veneziane, localmente chiamati anche “tablè”, “tabiè” ecc. Il tabià ricopriva in passato un ruolo di grandissima importanza per gli abitanti delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO: solitamente posizionato vicino all’abitazione del proprietario (alla quale poteva anche essere collegato direttamente), il tabià fungeva simultaneamente da fienile, da stalla e da magazzino.




Il tabià era innanzitutto un capiente deposito per la conservazione del foraggio per gli animali, cereali, legumi e mais, legname da costruzione e legna da ardere, letame per fertilizzare i campi; solitamente il tabià ospitava nel basamento una stalla in cui venivano custoditi gli animali da allevamento durante la stagione invernale; ancora, il tabià era un pratico ripostiglio per gli attrezzi per la fienagione, per la lavorazione del legno, la raffinazione dei cereali e via dicendo.




In passato non si provvedeva in autonomia all’edificazione del proprio tabià, ma si ricorreva all’ausilio della forza lavoro e della collaborazione dell’intera comunità: è il metodo cooperativo denominato “piòdech“. La comunità prestava servizio nella costruzione del tabià di uno dei suoi membri; ogni membro riceva in cambio aiuto per l’edificazione del proprio, collaborando tutti assieme per il bene della collettività.



Per quanto riguarda le tecniche di costruzione, i Tabià, soprattutto i più antichi, sono edificati con la tecnica tedesca del Blockbau, ovvero dell’incastellatura ad incastro di grossi travi di legno (ad interessanti dimostrazioni di costruzione con il Blockbau si può assistere in occasione di feste popolari ed eventi folkloristici in tutto l’Agordino) ; all’interno il tabià, quale “marchio di fabbrica”, cela sotto l’architrave un’indicazione sull’anno di costruzione e sul proprietario.


È sufficiente passeggiare per le vie di Falcade, Canale d’Agordo o Vallada Agordina per rendersi conto facilmente di quanti siano i tabià presenti in zona e miracolosamente scampati alla selvaggia cementificazione degli scorsi decenni; oltre ad essere una costruzione molto caratteristica e suggestiva, i tabià sono un’attrazione culturale di grande rilievo, e molti dei fienili della Valle del Biois sono addirittura vecchi di secoli; altri, acquistati da amanti dei rustici delle Dolomiti, sono diventati delle modernissime abitazioni che rispettano però esteriormente la forma originale del tabià.


Sebbene privati, e quindi difficilmente visitabili all’interno, i tabià della Val Biois sono talmente tanti e vari da meritare anche solo una passeggiata per ammirarne le facciate; assieme ai “Casogn” di Valfredda, alle chiese di Falcade Alto, Vallada Agordina, Canale d’Agordo, Gares e Caviola ed ai numerosi affreschi, i tabià della Val Biois sono un’interessante attrazione culturale per gli amanti della storia e delle architetture delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO.


Informazioni turistiche:
Ufficio Turistico di Falcade
Tel. 0437 599062
E-mail: proloco.caviola@libero.it
Pro Loco Canale d’Agordo
Tel. 0437 1948030
E-mail: info@prolococanale.it
Pro Loco Vallada Agordina
Tel. +39 324 5906493
Tel. 2 +39 349 5483129
E-mail: vallada@agordino.bl.it