Sasso Bianco
Gruppo della Marmolada
Agordino Dolomiti | Dolomiti UNESCO
Il Sasso Bianco (Sass Bianc in dialetto agordino) è una cima delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO collocata in territorio agordino, in Provincia di Belluno, Regione Veneto.

Il Sasso Bianco è una cima del Gruppo della Marmolada con un’elevazione di 2407 metri s.l.m.. Per quanto riguarda la classificazione dei Beni Patrimonio dell’Umanità elaborata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, il Sasso Bianco rientra nel Sistema Dolomiti UNESCO numero 2, ovvero il Sistema della Marmolada. Secondo la Classificazione Internazionale delle Alpi SUOISA, il Sasso Bianco appartiene al Sottogruppo della Catena dell’Auta nel Gruppo della Marmolada. Si tratta della cima più orientale del Sottogruppo dell’Auta, estrema propaggine che divide la Val Pettorina dalla Val Cordevole; Forcella S-ciota (o S-ciouta), attraversata dal Sentiero CAI 623, divide il Sasso Bianco dal vicino Piz Zorlet.

Il Sasso Bianco è istituzionalmente ricompreso nei territori comunali di San Tomaso Agordino e Rocca Pietore. Questa vetta della Dolomiti UNESCO presenta un contrasto paesaggistico marcato tra la faccia rivolta verso sud (quindi verso la Val Codevole e la Conca Agordina) ed il versante settentrionale che si affaccia sulla Val Pettorina: se il lato che dà su San Tomaso si presenta come un pendio erboso che degrada relativamente dolcemente verso valle, sul lato di Rocca Pietore il Sasso Bianco si conforma come un vero e proprio baratro che precipita improvvisamente a valle. Entrambi i versanti del massiccio sono comunque molto belli e suggestivi nella loro diversità: i pascoli ameni e dolci che caratterizzano il versante della Val Cordevole cozzano con le pareti verticali e frastagliate tipiche del paesaggio d’alta quota delle Dolomiti nel lato della Val Pettorina, presentando in questa dicotomia due aspetti complementari dell’aspetto tipico dei Monti Pallidi.

Il rilievo è attraversato da una fitta rete di sentieri escursionistici (Sentiero CAI 623, Sentiero CAI 682 e la traccia per accedere alla vetta) in grado di regalare forti emozioni; dai diversi punti dei vari itinerari si godono vedute mozzafiato sul Civetta, sulla Marmolada, sulle Pale di San Martino. La vetta del Sasso Bianco (2407 metri) si approccia senza particolari difficoltà tecniche dal lato della Val Cordevole, tuttavia con un’escursione abbastanza impegnativa sotto il punto di vista della lunghezza. Anche dalla Val Pettorina è possibile risalire fino alla cima del massiccio attraverso Forcella S-ciòta (o S-ciòuta), tuttavia con un’escursione meno graduale nel dislivello. L’ascesa alla vetta del Sasso Bianco è altresì facile ed immediata dalla frazione di Caracoi Agoin sul versante di Rocca Pietore, oggetto di un nostro articolo (clicca qui).

Un punto d’appoggio pratico per gli escursionisti è costituito dal Rifugio Sasso Bianco (1840 metri s.l.m.), unico rifugio del massiccio, collocato nell’ameno contesto paesaggistico di Tabiai di Ciamp. Un interessante deviazione per gli escursionisti diretti alla vetta del Sasso Bianco è il sentiero che transita per Forca e quindi per il Piz e Casera Bur, dove si nota con facilità il fenomeno franoso all’origine del Lago di Alleghe, e la frazione storica di Bramezza, il famoso “villaggio turco”.

