Taibon Agordino
Paradiso naturale tra Pale di San Lucano e Agner
Situato nella Conca Agordina ai piedi di spettacolari cime delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, il Comune di Taibon Agordino (Taibòn in dialetto agordino) è un’altra perla del territorio poco conosciuta in quanto destinazione turistica ma con un enorme potenziale.
La bellezza del territorio infatti giustifica appieno il tempo di una visita, e la vicinanza delle cime delle Dolomiti al piccolo e grazioso paese fa competere Taibon Agordino con le più celebri località del Trentino e dell’Alto Adige. Una serie di attrazioni uniche, tutte da scoprire, valorizzano inoltre questo stupendo villaggio delle Dolomiti.


Il Comune di Taibon Agordino si trova a 628 metri d’altitudine alla confluenza dei fiumi Cordevole e Tegnas e con i suoi 90 km quadrati d’estensione si caratterizza come uno dei Comuni più estesi della Provincia di Belluno. Confinante direttamente con il Trentino (le Pale di San Martino sono divise tra l’Agordino, a cui appartiene la maggioranza dei gruppi montuosi del sistema, e il Primiero), Taibon Agordino è un luogo incantevole e tutto da scoprire.




Il territorio di Taibon Agordino è interessato dalle imponenti cime del Monte Agner e delle Pale di San Lucano, entrambi rientranti nel 3° sistema ufficiale riconosciuto e tutelato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO: Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi. Taibon Agordino lambisce inoltre con la frazione di Listolade il massiccio del Monte Civetta. Molte altre splendide cime delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità UNESCO si possono ammirare dai diversi punti del Comune. Il Comune di Taibon Agordino conta circa 1800 abitanti e si unisce in più punti con le frazioni di Agordo al quale è vicinissimo.





Taibon Agordino: cenni storici
Il toponimo “Taibon” deriverebbe secondo lo storico Giorgio Piloni dal nome latino “Tabullo” e quindi dal successivo “Taibono” (Historia Bellunese, 1607), e la zona è abitata dall’uomo sembra dall’Epoca Romana. Storicamente compreso nel Comune di Sottochiusa, proprio nell’odierno territorio di Taibon Agordino in località Listolade sorgeva l’antica Chiusa, ovvero il confine tra le Regole di Soprachiusa e quelle di Sottochiusa (vedi sezione Storia dell’Agordino) che dividevano l’Agordino; in questo luogo avvenne il celebre episodio dell’opposizione degli Agordini al passaggio delle truppe di Filippo Maria Visconti del 1439.




Il territorio del Comune di Taibon Agordino ospitava fino all’inizio del 17° Secolo uno dei 10 forni fusori della zona, il Forno di Val; situato in Valle di San Lucano, il forno di Val fu potenziato e portato alla massima efficienza a partire dal dominio di Guadagnino Avoscano (vedi sezione Storia dell’Agordino) e fu poi acquisito dalla Repubblica di Venezia all’inizio del 1600 al fine di sostenere invece i Forni Fusori del Centro Minerario di Val Imperina. Stava infatti scarseggiando il combustibile per i forni fusori (il carbone di legna, prevalentemente di faggio, lavorato principalmente con la tecnica del poiat [pojàt]), e la Serenissima aveva dei rapporti privilegiati con la famiglia Crotta, proprietari di Val Imperina, che favorirono la famiglia Costa di Forno di Val.

Il legname per i forni fusori di Val veniva ricavato principalmente dalla foresta di Malgonera, ora Riserva Demaniale Regionale di Malgonera, dove ancora oggi i faggi sono scarsi per il prelievo massiccio operato dall’uomo. In un recente incontro con la popolazione, il Circolo Culturale di Agordo ha affermato che sono emersi nuovi dettagli circa il contenzioso tra il proprietario del Forno di Val e la Serenissima grazia alla generosa donazione di un privato; la donazione permetterà forse di far luce sull’inizio del 17° Secolo e sull’avanzata della Famiglia Crotta.

Nel 1861, con un atto di coraggio del primo cittadino Pio Soccol, Taibon fu tra i primi comuni della zona ad aderire al Regno d’Italia malgrado l’occupazione austriaca del territorio. A Pio Soccol sono dedicate le Scuole Elementari del Comune di Taibon.
Per secoli gli abitanti della zona (come del resto in tutti i villaggi dell’Agordino) si sono occupati prevalentemente di agricoltura ed allevamento: lo stesso stemma comunale ritrae una mucca al pascolo con tre spighe incrociate. A queste mansioni, che scandivano peraltro il ritmo del villaggio stesso (la semina veniva fatta dopo la festa di San Marco, la finenagione iniziava con la festa di San Lucano), erano assegnate le donne; gli uomini si occupavano di lavori in miniera o nell’indotto connesso alla miniera, ai lavori boschivi ed alle attività in segheria, all’artigianato ed alla lavorazione del legno, alla produzione di latticini; moltissimi anche i taibonesi che emigrarono all’estero e, tra loro, tanti i conthe.
Ne 1908 le frazioni taibonesi di Pra e Lagunaz vennero investite da una grande frana che distrusse buona parte delle abitazioni e costrinse gli abitanti a trasferirsi presso altre zone del Comune di Taibon Agordino; l’episodio e soprattutto il superamento della tragedia e la ricostruzione delle scuole (1914) è celebrato da un graffito realizzato dall’artista agordino Dunio con i bambini delle Scuole Elementari di Taibon sul vecchio edificio scolastico di Taibon.
In tempi recenti, dopo la spaventosa Alluvione del 1966 ed il boom economico, Taibon Agordino occupa la maggior parte dei propri abitanti delle varie industrie locali; molti sono però gli operatori turistici della zona, e Taibon Agordino sta diventando lentamente ma inesorabilmente un luogo sempre più ricco di offerte interessanti per gli amanti delle Dolomiti Patrimonio UNESCO e della natura selvaggia ed incontaminata.


Taibon Agordino: Monumenti
Tra i monumenti più interessanti del Comune di Taibon Agordino ci sono la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, la Chiesa di San Lucano ed il Forte di Peden.
La Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, collocata all’accesso del paese provenendo da Agordo nella borgata storica di San Cipriano (essendo sottoposta al clero di Agordo fino al 1876, la posizione distaccata dal centro del paese permetteva ai sacerdoti agordini di raggiungerla più comodamente), risale presumibilmente al Dodicesimo Secolo, il che ne fa una delle chiese più antiche dellaConca Agordina. La forma attuale dell’edificio risale però al XV Secolo, quando la struttura fu riedificata e l’interno della chiesa venne adornato con un ciclo d’affreschi. Abbandonata nel 1943 in seguito all’edificazione della nuova chiesa di Taibon Agordino, la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano è stata in tempi recenti ristrutturata e riconsacrata ed è visitabile in orari prestabiliti.

Il Forte di Peden è invece una postazione militare costruita nel 1890 nell’ottica della difesa da possibili ulteriori invasioni austro-ungariche ed equipaggiata con artiglieria pesante; il forte, potenziato allo scoppio della Grande Guerra, non partecipò mai attivamente al conflitto e fu fatto detonare dall’esercito del Regno d’Italia durante la ritirata a seguito dello sfondamento austriaco nel 1917. I resti della struttura, valorizzati dalla sistemazione dell’area da parte di molti volontari del Comune di Taibon Agordino, sono visibili con una breve passeggiata dalla frazione di Col di Peden.

Famosa è anche la Chiesa di San Lucano situata all’imbocco dell’omonima valle. L’edificio, realizzato nel caratteristico stile alpino, è dedicata al Santo della Val Bissera e centro della Sagra di San Lucano che si svolge il penultimo weekend di luglio.
Per approfondire, visita Chiesa di San Lucano > Clicca qui

Due attrazioni curiose sono poi costituite dal Sass del Userta e dal Sass de le Cros. I due siti sono facilmente raggiungibili dalle aree sportive del comune di Taibon Agordino imboccando il Sentiero CAI 769 per il Rifugio Scarpa – Gurekian ed imboccando il sentiero dedicato, recentemente sistemato nel post-Vaia. Il Sass del Userta sarebbe il covo del celebre bandito agordino; sul Sass de le Cros si possono ammirare invece più di duecento croci realizzate dai taiboner nel corso dei secoli. Le due attrazioni sono molto interessanti e misteriose e caldamente consigliate vista la facilità nel raggiungerle e l’impegno messo dai volontari locali nella sistemazione del sito e dell’itinerario.

A poca distanza dall’attuale Municipio, in Via Pietro Nenni, sorge il piccolo ma molto interessante Museo Etnografico di Taibon Agordino; lo spazio museale, aperto tutto l’anno, si colloca all’interno di un’originale abitazione dolomitica e propone in maniera facile e divertente (adatta quindi a tutta la famiglia) un tuffo nel passato rurale delle comunità agricole delle Dolomiti. Per approfondire, visita la scheda dedicata – clicca qui.

Taibon Agordino: Sport e Natura
Taibon Agordino si compone di numerose e soleggiate frazioni e della bellissima Valle di San Lucano, una lunga valle glaciale senza sbocco caratterizzata da una rigogliosa natura racchiusa tra le ripide pareti dell’Agnere delle Pale di San Lucano.


La pregevole opera di riqualificazione delle aree picnic della Valle di San Lucano e la creazione di nuove aree per il parcheggio, unita alla passione e dedizione di tanti volontari impegnati nella creazione e mantenimento di sentieri per la mountain bike, le racchette da neve (ciaspole), il Nordic Walking e le passeggiate, nonchè l’organizzazione di eventi allettanti, hanno permesso recentemente al Comune di Taibon di cogliere i primi frutti in temini di crescita del turismo rispetto alla sostanziale staticità in questo settore che ha caratterizzato le precedenti amministrazioni comunali, indicando chiaramente una possibile alternativa allo sviluppo meramente industriale in cui Taibon eccelle.



La mappatura dei sentieri del Comune di Taibon Agordino dedicati alla mountain bike è stata realizzata nel 2013 ad opera dell’attivissimo gruppo Dolomites Heart (pagina Facebook – clicca qui), grandissimi appassionati di questo sport gravitanti attorno al fornitissimo negozio Alternative Bike Store (pagina Facebook – clicca qui).
Il gruppo, in sinergia con la giovane e dinamica amministrazione del Comune di Taibon Agordino, ha provveduto ad identificare i 26 sentieri più idonei alla mountain bike a Taibon e nella Valle di San Lucano, ad attrezzarne e sistemarne alcuni laddove necessario, a dotare i sentieri di idonea cartellonistica ed a stampare le mappe dei percorsi, disponibili presso il Municipio di Taibon Agordino, in molto negozi di articoli sportivi e negli uffici turistici della Conca Agordina. Le mappe ed le indicazioni realizzate per questa pregevole opera forniscono moltissime informazioni utili: indicano chiaramente il tipo di percorso (alta – media – bassa ciclabilità), il tipo di terreno, il senso di marcia consigliato, la presenza di piste ciclabili, negozi per riparazioni, aree picnic e camping, ristoranti e palestre di roccia del territorio, nonché le zone pericolose e quelle nelle quali è meglio prestare attenzione: praticamente un’enciclopedia sulla mountain bike che tecnicamente permette agli ospiti di fruire di intere settimane di esplorazione del territorio.
Se il vostro desiderio è quello di spendere qualche giorno in una location di montagna e dedicarvi alla mountain bike in tutta tranquillità, Taibon Agordino ha quello che fa per voi: sentieri splendidi per tutti i gusti, panorami incredibili sulle Pale di San Martino (Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO), pace e tranquillità con tutti i servizi di una cittadina.


Una risorsa senza eguali: la Valle di San Lucano
La Valle di San Lucano è probabilmente l’attrazione turistica più forte del Comune di Taibon Agordino; la lunga valle che si snoda schiacciata dalle moli mastodontiche del Monte Agner e delle Pale di San Lucano ed interessata dal corso del Torrente Tegnas, affluente del Cordevole, è ricca di vedute bucoliche di bellezza straordinaria; il dolce scorrere del Tegnas, i folti boschi, le montagne a picco sulla valle trasmettono al visitatore un senso appagante di pace interiore e contatto con la natura.




In tempi recenti, Taibon Agordino sta avendo un successo internazionale tra gli appassionati di tuta alare; data la conformazione della Valle di San Lucano, con l’Agner che offre la seconda parete verticale delle Alpi per lunghezza, Taibon è stato meta in questi ultimi anni di imprese incredibili che hanno permesso alla zona di farsi conoscere nel mondo in questo settore.
Meta turistica estiva frequentatissima, la Valle di San Lucano è dotata di 3 aree picnic, delle quali la più frequentata è certamente quella collocata nei pressi del Laghetto delle Peschiere, la più vicina all’abitato di Taibon. La zona è stata sottoposta nel 2015 ad un completo rinnovamento che ha notevolmente migliorato questa zona già grandemente suggestiva: è stata riedificata completamente la zona picnic con l’aggiunta di nuovi tavolini con tettoia e griglie ed il Laghetto delle Peschiere è stato dotato di una nuova promenade in legno che lo abbraccia completamente e un nuovo Auditorium.





Emozioni dolomitiche: la Val Corpassa
La frazione di Listolade, collocata sulla sinistra del Cordevole, è l’accesso alla Val Corpassa; da qui si raggiungono i Rifugi Capanna Trieste e Vazzoler e successivamente la Val Civetta ai piedi dell’imponente Monte Civetta. Su questo suggestivo itinerario, tra i più belli delle Dolomiti a detta di molti, si svolge ogni anno una delle più famose gare di corsa in montagna delle Dolomiti, ovvero la Transcivetta Karpos.


