San Tomaso Agordino
Tra passato e futuro nel Cuore delle Dolomiti
San Tomaso Agordino [San Tomàs in dialetto agordino, 1082 metri s.l.m.] è un piccolo ma molto suggestivo villaggio alpino delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO situato in posizione rialzata rispetto a Cencenighe Agordino alla confluenza della Val Cordevole con la Val Biois in Agordino (Provincia di Belluno, Regione Veneto).

Il Comune di San Tomaso Agordino conta solamente 650 abitanti ma ha una superfice molto estesa e per la maggior parte collocata in posizione soleggiata che favorisce l’agricoltura (come quella tradizionale dell’orzo); la caratteristica forse più evidente del Comune di San Tomaso Agordino è che la maggioranza del territorio comunale si colloca in pendenza, a volte anche molto marcata (in passato, gli Agordini scherzavano sulla pendenza di San Tomaso Agordino affermando che le galline erano dotate di un sacchetto che raccoglieva le uova appena deposte per evitare che rotolassero a valle, tanto sono inclinati i pendii di questo Comune).




Gli abitanti di San Tomaso Agordino sono ripartiti sul territorio in tante piccole e suggestive frazioni: Celat (sede municipale), Pianezze, Vallata, Mezzavalle, Pian Molin, Val, costa di Mezzo, Coi, Costa, Costoia, Canacede, Pecol, Piaia, Tocol, Chiea, Col Zaresè, Fontanelle, Martinazze, Sot Colarù, Colarù, Roi, La Costa, Forchiade, Avoscan. Tutte le frazioni di San Tomaso Agordino custodiscono luoghi di grande interesse naturale, panorami splendidi ed edifici storici quali case e i tipici fienili delle Dolomiti, i”tabià”. Tutti i piccoli abitati sono molto graziosi e particolari, e questo Comune merita sicuramente una visita e può essere una meta valida per un pomeriggio alla scoperta dei borghi più particolari Dolomiti UNESCO.

Il panorama di San Tomaso Agordino è sovrastato dalle imponenti moli del Civetta , del Pelmo e del Pelsa (al di là del Cordevole), mentre è sovrastato dalle cime del Gruppo della Marmolada (Cime di Pezza, Piz Zorlet, Sasso Bianco), anche se molte altre cime delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO si possono scorgere dai diversi punti del Comune.



Una fitta rete di sentieri per buoni camminatori (dati i dislivelli e la pendenza media del territorio comunale) permettono di raggiungere le cime delle vette circostanti e le valli limitrofe; sul territorio del Comune di San Tomaso transita inoltre l’Alta Via dei Pastori, di cui San Tomaso è uno dei maggiori promotori.



Dalla bellissima e panoramica frazione di Costoia partono diversi splendidi sentieri per scoprire la zona, tra cui l’escursione al Col de Tone ed il Sentiero Etnografico Col de Revena. Lungo la via che conduce all’inizio di questi due sentieri si trova il Vardadu, una postazione panoramica veramente eccezionale che permette allo sguardo di spaziare per chilometri lungo il canale del Cordevole.





Nella frazione di Celat si può ammirare il cosiddetto “Vaticano“, una grande dimora famigliare edificata agli inizi del XVIII Secolo e così chiamato a motivo delle dimensioni notevoli per il tempo. Il Vaticano rappresenta un eccellente esempio di architettura tipica autoctona delle Dolomiti UNESCO.






All’area comunale di San Tomaso Agordino appartiene anche la frazione di Avoscan, collocata all’imbocco della Val Cordevole. Questo abitato prende il nome dalla famiglia nobile degli Avoscano (o Avoscani, il cui rappresentante di spicco fu Guadagnino Avoscano – vedi sezione Storia dell’Agordino) che in passato dimorava proprio in questo luogo, dove sorgeva il loro castello. Al giorno d’oggi nulla rimane di quella costruzione se non la memoria storica.
Nella frazione di Celàt sorge anche un moderno planetario, chiamato Centro Astronomico Provinciale “Emigranti”, realizzato nel 2004 con contributo pubblico. Il Planetario di San Tomaso Agordino contiene una cupola in alluminio che può contenere simultaneamente fino a 25 spetattori e un proiettore che ricrea il moto di oltre 2400 corpi celesti. Inoltre, il planetario è attrezzato con un telescopio con obiettivo da 450 mm controllabile via computer. Celàt si configura come la località adatta ad ospitare un simile impianto; l’altezza del luogo è ideale, il numero ridotto di abitanti non produce troppo inquinamento luminoso e la luminosità della piazza prospicente può essere manualmente regolata quando qualcuno usa il telescopio. Dal 2004 l’Associazione Cieli Dolomitici si occupa della gestione e promozione dell’infrastruttura, proponendo tra le altre cose anche interessanti serate astronomiche aperte a tutti. La giornata solitamente dedicata alle visite guidate è il venerdì dalle ore 20.30 alle ore 22.00; per maggiori informazioni e per le prenotazioni è consigliabile rivolgersi ai recapiti del Comune di San Tomaso Agordino al numero di telefono 0437 598004.


In tempi recenti, dopo una fase caratterizzata da una fortissima emigrazione, San Tomaso Agordino sta sperimentando un periodo felice complice la contingenza di più elementi: in primis un’amministrazione oculata sta puntando sulla valorizzazione delle lavorazioni tradizionali e dell’agricoltura autoctona per un futuro sviluppo in chiave turistica (in quest’ottica è nata la Giornata dell’Orzo e delle Tradizioni Agricole che si svolge ogni anno il primo weekend di Settembre (nel 2015 pubblicizzata anche in RAI). Dalla piazza di Celat sono visibili le coltivazioni di orzo autoctono e patate sui prati sottostanti.


In secondo luogo, a San Tomaso Agordino è sorta una delle prime zip line in Italia, la Zipline Civetta San Tomaso della ditta Martello Teleferiche. La zipline di San Tomaso Agordino è la più alta delle Dolomiti e sarà presto anche la più lunga; con questa struttura gli ospiti della località hanno l’occasione di viaggiare ad 80 km/h su 1600 metri di cavo ammirando da una prospettiva inusuale le Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. La Zipline San Tomaso parte dalla frazione di Canacede, scende per un primo tratto nei pressi della frazione di Costoia ed infine raggiunge la piazza principale del Comune a Celat, regalando agli ospiti un emozionante viaggio sospeso con vista straordinaria su San Tomaso Agordino, sul Pelsa, sul Civetta e sulla valle del Cordevole; il trasporto fino al punto di partenza è incluso nel prezzo della corsa.


Nel 2006 è stato recuperato nella bellissima frazione della Piaia l’antico pozzo, risalente al 1600 e sepolto tra gli anni ’50 e ’60 del ‘900.
Dalle frazioni di Piaia e Pecol si parte alla volta dell’altopiano di Tabiai di Ciamp e del Rifugio Sasso Bianco, oasi naturale del Comune di San Tomaso Agordino. Da qui è inoltre possibile proseguire fino a Cima Sasso Bianco (2407 m), eccezionale terrazza panoramica sulle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, da noi visitata in un articolo (clicca qui). Se siete buoni camminatori, Cima Sasso Bianco è sicuramente una delle mete Agordine che vi consigliamo di visitare.

Tantissimi sono nel Comune di San Tomaso Agordino i Tabià, i tipici fienili delle Dolomiti UNESCO: in questo Comune, queste opere d’arte di manifattura tradizionale possono essere ammirati nella maggior parte della frazioni e lungo il Sentiero Etnografico Col de Revena.





Nel 2016 è stata completata la realizzazione di un nuovo spazio polifunzionale chiamata “Arena 1082“: si tratta di un’ampia copertura lamellare collocata presso le aree sportive comunali e destinata a diventare il teatro degli eventi sportivi e culturali del Comune tra i quali, ad esempio, la Giornata dell’Orzo. A breve vedrà la luce, sempre nello stesso complesso sportivo, la nuovissima Vertik Area Dolomiti, una incredibile palestra di arrampicata, completa e funzionale, dotata di ristorante e bar e tantissimi servizi accessori.
Informazioni:
Pro Loco San Tomaso Agordino
Tel. 0437 598390
E-mail: proloco.santomasoagordino@gmail.com