Piccolo Tour dell’Altopiano del Rosetta
Escursione ad anello Valle di Gares – Passo Antermarucol – Campo Boaro – Valle di Gares
Canale d’Agordo | Val Biois | Dolomiti UNESCO
Ciao Dolomiti Lovers, bentornati sulle pagine di agordinodolomiti.it!
Un’estate decisamente calda ci sta lasciando mentre scriviamo queste poche righe; ed ancora prima di leggere i numeri ufficiali, possiamo già dire che di gente ne è venuta a trovarci parecchia in questi tre mesi. Un bellissimo segnale che fa bene all’economia, ma anche al cuore. Grazie mille a tutti!
Oggi vi raccontiamo di un meraviglioso giro ad anello, sportivo ed appagante, in zona Altopiano delle Pale di San Martino. Avevamo in programma di fare un paio di escursioni quest’estate sull’altopiano, di cui questa è la prima; ci è talmente piaciuto che speriamo di riuscire a raccontarvi la seconda prima dell’inverno (senza promesse eh, perché abbiamo molta carne al fuoco – stay tuned).
Senza dilungarci troppo in chiacchiere inutili, vediamo cosa abbiamo trovato facendo questa splendida escursione circolare nella bucolica Valle di Gares! 3, 2, 1… Via!!!
Una stupenda e calda mattinata d’agosto ci accoglie nella suggestiva località di Pian de le Giare in fondo alla bellissima Valle di Gares, oasi naturale del Comune di Canale d’Agordo in Val Biois. Lo abbiamo detto mille volte e lo ripetiamo ancora: questo è uno dei luoghi assolutamente da visitare in Agordino (indipendentemente che apparteniate alla fascia di turisti sportivi o che siate semplicemente in vacanza relax nelle Dolomiti con la vostra famiglia, in cerca di un bel posto per fare un picnic). Ed è sempre una gioia per gli occhi e per il cuore trovarsi in questa piccola, meravigliosa perla dolomitica incastonata tra le poderose vette delle Pale di San Martino. Il profumo dei boschi di conifere è fortissimo appena scesi dall’auto, l’aria fina di montagna riempie i polmoni e la valle è pienissima di bambini e famiglie che si godono gli inizi di una stupenda giornata nelle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Un esordio decisamente molto positivo per una bella escursione nei Monti Pallidi!


Dopo aver trovato comodamente parcheggio in loco nei pressi del Ristorante Capanna Cima Comelle, nonostante la grande frequentazione della settimana di Ferragosto (altro punto a favore, non banale, della Valle di Gares), ci incamminiamo sul consueto sentiero per Forcella Cesurette (indicazioni per Casera Campigat / Casera Valbona e El Teaz / Altopiano / Rifugio Rosetta / Bus de Stol) che risale il tratto finale delle verdeggianti e selvagge creste del meraviglioso Monte Pape nelle Pale di San Martino.




Camminiamo lungo il tratto iniziale del sentiero in maniera piacevole e soprattutto all’ombra, il ché è sempre una bella cosa quando si comincia ad aggredire il dislivello di un’escursione. Qualche tornante dopo la partenza incrociamo il bivio del famoso Bus de Stol, ovvero uno degli antichi ingressi ai tunnel minerari della Valle di Gares; poco più in alto ci imbattiamo nel primo, importante bivio della nostra escursione: imbocchiamo quello per Casera Valbona (Sentiero CAI 756), lasciando alle spalle l’altra via, ovvero quella per Casera Campigat.
Già dalla partenza ammiriamo le meravigliose sagome del Focobon, del Cimon de la Stia e delle varie cime Agordine del Gruppo della Marmolada; anche se lo spettacolo vero e proprio inizia subito quando si esce dalla traccia boschiva e si raggiunge Casera Valbona. Beh, se conoscete già Gares, sapete benissimo di cosa parliamo, giusto?


Raggiunta la Malga Valbona (e dal discusso El Teaz di Valbona) usciamo dall’ombra del boschetto e ci rilassiamo brevemente godendoci i caldi raggi del sole d’Agosto. Il panorama già qui è incantevole, e lo diviene sempre più mano a mano che ci addentriamo nel cuore delle nostre amate Pale di San Martino.
Dopo la merenda di rito, iniziamo da qui in avanti la vera e propria ascesa all’Altopiano del Rosetta lungo il Sentiero CAI 756 che conduce in direzione Rifugio Rosetta. Lasciamo l’ambiente boschivo per approcciare la base dell’imponente altopiano più esteso delle Dolomiti UNESCO; l’emozione che proviamo nella salita cresce costantemente ad ogni passo mentre penetriamo con rispetto ed ammirazione in uno dei luoghi più assurdi ed affascinanti del Pianeta Terra.


Una delle caratteristiche più peculiari dell’itinerario che qui descriviamo (cosa che vale però anche per altri accessi all’Altopiano delle Pale di San Martino) è il suo snodarsi in buona parte su comode strade sterrate costruite in preparazione alla Grande Guerra. Si tratta di vere e proprie strade bianche, un tempo carrabili ed oggi monumento storico inestimabile, che collegano il fondovalle alla sommità lunare dell’Altopiano delle Pale. Inutile dire come la cosa sia molto, molto affascinante, e non è difficile trovarsi a pensare a come dev’essere stato costruirle, agli uomini che ci hanno lavorato, a quei tempi bui per la diplomazia internazionale, così lontani eppure ancora così vicini.
Incediamo senza grosse difficoltà in direzione del meraviglioso Passo Antermarucol, sempre seguendo la traccia ed i numerosi segnavia del Sentiero CAI 756; per completezza di cronaca va detto che questo sentiero non presenta tratti di discontinuità (cosa non rara invece parlando di altri itinerari, soprattutto quelli colpiti da Vaia) ed è molto ben tenuto, intuitivo e semplice. Un vero piacere per l’escursionista, che, al di là di metterci la fatica, può godersi appieno il panorama grandioso senza dover stare costantemente attento a non perdere la traccia. Un altro meraviglioso punto a favore per questo bel giro ad anello nel cuore delle Dolomiti!










Mentre saliamo ci gustiamo vedute sempre più aeree sulla Val Biois e le cime dolomitiche che circondano questa stupenda valle delle Dolomiti UNESCO. La salita termina sorprendentemente non appena approcciamo il Passo Antermarucol; questa incredibile forcella d’alta montagna, appartenente al Comune di Canale d’Agordo, è la nostra porta d’accesso all’Altopiano. Prima di continuare, rimaniamo a lungo in questo luogo incredibile per ammirare le prospicienti cime delle Comelle ed il repentino cambiamento di panorama passando dalla Val Biois all’ambiente lunare dell’Altopiano delle Pale. Emozioni difficilmente descrivibili, e foto che non rendono assolutamente giustizia a questi luoghi – andateci e ci saprete dire!!


Doppiato il meraviglioso Passo Antermarucol, vera sorpresa del nostro itinerario, ci approcciamo verso quella che consideriamo la sezione più interessante del nostro anello escursionistico, ovvero la parte di alta montagna dell’Altopiano delle Pale di San Martino. Seguiamo per un po’ il Sentiero CAI 756, godendoci spettacolari vedute su Cima Comelle e le spettacolari cime delle Pale di San Martino della Val Biois.


Ed eccoci, finalmente, sull’Altopiano del Rosetta. Un luogo stranissimo, piatto ed enorme, dove il tempo sembra rimanere sospeso. Descrivere quello che si prova a trovarsi su questa gigantesca distesa di dolomia è sforzo di retorica abbastanza futile e ridondante: se non avete mai messo piede in questo posto, vi consigliamo assolutamente di rimediare.


Trasognati, dato che il tempo sembra tenere, facciamo l’unica cosa saggia da farsi avendo occasione di trovarsi qui: un giretto su questo incredibile spettacolo delle Dolomiti UNESCO prima di intraprendere la strada di rientro in Valle di Gares tramite il Sentiero CAI 761. Tempo veramente ben speso!!
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L’Altopiano delle Pale di San Martino è un posto veramente assurdo; un luogo paradossale, desertico, tremendamente affascinante. Ci sono molti sentieri che lo attraversano, e com’è noto ci arriva addirittura una funiva (la Funivia del Rosetta che sale da San Martino di Castrozza). Infatti vediamo in lontananza il Rifugio Rosetta ed una bella calca di escursionisti sul sentiero. Eppure, nonostante ciò, l’altopiano è talmente vasto che la presenza umana sembra davvero insignificante, e basta allontanarsi un po’ dalle tracce maggiormente battute per trovarsi a godere in tranquillità assoluta di questo posto meraviglioso e suggestivo.
Volevamo, con l’occasione, raggiungere il Ghiacciaio della Fradusta, che scorgiamo in fondo all’Altopiano; dato che però inizia di nuovo a rannuvolare, ci accontentiamo di una breve capatina dalle parti del Lago di Manna, appena oltre il confine fra Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento (che troviamo però completamente asciutto in quest’estate segnata da un’anomala assenza di precipitazioni; quest’anno la siccità si fa sentire anche sull’altopiano).


Terminata la nostra piccola divagazione sull’Altopiano, ritorniamo lentamente verso valle per intercettare la strada bianca che ci porterà verso Campo Boaro (Sentiero CAI 761). Sull’orlo dell’Altopiano, aggiriamo il Marucol scendendo su una delle tante tracce con omini e ci troviamo ben presto sul sentiero che ci porta velocemente a valle verso Casera Campigat.
A Casera Campigat rientriamo quindi comodamente a Pian de le Giare, seguendo una strada molto familiare e ricchissima di bellissimi ricordi. Completiamo poco sopra la nostra meta il nostro anello escursionistico, ritornando al bivio tra i sentieri 756 e 761 carichi di entusiasmo e molto soddisfatti della strepitosa giornata di escursioni nelle Dolomiti UNESCO. Altra nota positiva della giornata: il tempo ha tenuto, abbiamo preso qualche goccia scendendo ma nel complesso la giornata è stata piacevole e non troppo calda. Una buona birretta alla spina al Ristorante Capanna Cima Comelle corona una giornata veramente da ricordare.






Era diverso tempo che volevamo tornare sull’Altopiano del Rosetta, e questa è stata l’occasione perfetta per toglierci questo piccolo sfizio escursionistico. Quello che vi abbiamo raccontato qui è un giro ad anello semplice ma anche molto appagante dal punto di vista sportivo; sebbene, come dicevamo, non siano presenti difficoltà tecniche, si risale un discreto dislivello e si cammina per parecchi chilometri. Nulla di impossibile, ma comunque una proposta riservata a chi ami muovere le gambe in montagna, soprattutto per vedere qualcosa di unico e meraviglioso.
Chi cerchi giretti meno impegnativi in zona Valle di Gares può visitare la nostra pagina dedicata (clicca qui) e la sezione Articoli (clicca qui), dove abbiamo raccolto tutto quello che c’è da fare e da vedere in questa splendida oasi verde delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO.
Mentre aspettiamo di rivederci prestissimo per il prossimo articolo, cogliamo l’occasione per ringraziare chi ci ha fatto visita quest’estate e per ricordarvi che Settembre ed Ottobre sono forse i mesi più belli per le escursioni nelle Dolomiti – a buoni intenditori poche parole 😉 Ciao Dolomiti Lovers, al prossimo racconto dal Cuore delle Dolomiti!!!
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