Sass de le Cros e Sass del Userta
Taibon Agordino | Agordino Dolomiti
I cosiddetti Sass de le Cros e Sass del Userta sono due delle più curiose e originali attrazioni storiche del Comune di Taibon Agordino, piccolo ed affascinante centro della Conca Agordina in Provincia di Belluno, Regione Veneto.

Le due attrazioni storiche, valorizzate da un apposito sentiero recentemente ripristinato dopo l’Uragano Vaia del 2018, si collocano poco più a monte del fondovalle di Taibon Agordino, seguendo inizialmente le indicazioni per la frazione di Soccol e la località di Fason (Sentiero CAI 769) sulla destra idrografica del Torrente Tegnas e discostandosi dal sentiero principale seguendo la deviazione che si incrocia sulla destra.
La prima attrazione che si incontra percorrendo il sentiero è il Sass del Userta; si tratta di una rudimentale caverna costituita dalla sovrapposizione di più massi collassati dal sovrastante Agner che si suppone fosse la tana dell’Userta, un mitologico malvivente agordino del 17° o 18° Secolo. La figura del Userta (letteralmente “Lucertola”) varia in base a chi racconta la storia, e va dal profilo di un piccolo imbroglione fino ad quello ben più serio di un assassino su commissione al soldo di nobili locali.

Proseguendo per pochi metri si incontra invece il Sass de le Cros (letteralmente “Sasso delle Croci”); si tratta di una grande roccia staccatasi dal Monte Agner sulla quale i Taiboner hanno inciso, nel corso dei secoli, circa duecento croci stilizzate. Mentre alcune sono molto semplici ed abbozzate, altre di queste croci sono accompagnate da lettere (probabilmente iniziali di nomi propri) e/o iscritte in forme geometriche anche piuttosto elaborate. Alcune portano la data (la più recente sembra essere del 1937), altre ne sono sprovviste ma potrebbero essere molto più antiche.

Dato che in zona non mancano rocce simili (per posizione e specifiche) al Sass de le Cros, ci si interroga sul motivo che abbia spinto gli abitanti di Taibon Agordino a decorare il sasso con queste croci ed in epoche distanti tra loro. Si ipotizza ovviamente che le croci con le iniziali avessero un qualche significato propiziatorio per i defunti o fungessero da ex voto.
Secondo una versione della leggenda, che si incrocia con quella del succitato Userta, molte delle croci riportate sul Sass de le Cros sarebbero state incise di proprio pugno dal malvivente per ricordare ognuna delle sue vittime; ovviamente questa versione, indubbiamente affascinante e genuinamente popolare, ha poche fondamenta storiche e rimane un bel aneddoto da accompagnare al luogo.