Dal Cuore delle Dolomiti
Agordino Dolomiti
Monte Pore

Monte Pore

Monte Pore

Gruppo del Nuvolau

 

Il Pore (Puòre in dialetto ladino di Col, 2405 metri d’altezza) è un rilievo delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO collocato in territorio agordino (Provincia di Belluno, Regione Veneto) tra le valli Val Fiorentina e Valle di Fodom a ridosso del Passo Giau.

 

Monte Pore Dolomiti
Il Pore (in primo piano) con la Tofana di Rozes e l’Averau
Monte Pore nelle Dolomiti UNESCO
Il profilo del Pore dal Passo Giau

Il Monte Pore è un piccolo rilievo delle Dolomiti appartenente secondo la Classificazione Internazionale delle Alpi SOIUSA al Gruppo del Nuvolau nel Supergruppo delle Dolomiti d’Ampezzo o Dolomiti Ampezzane; il Pore si colloca geograficamente in territorio Agordino tra la Valle di Fodom e l’estrema propaggine settentrionale della Val Fiorentina, nel territrorio del Comune di Colle Santa Lucia, nel Cuore delle Dolomiti UNESCO.

Composto in gran parte da materiale di genesi vulcanica, il Monte Pore è discretamente famoso tra gli amanti delle escursioni nelle Dolomiti per la salita alla sua cima (raggiungibile tanto da Colle Santa Lucia quanto dal Rifugio Fedare sul Passo Giau) ma ancora di più per il ruolo chiave che ha ricoperto nella storia ed economia delle Dolomiti a partire dal Medioevo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Dalle pendici del Pore, e più precisamente dalle Miniere del Fursil (Colle Santa Lucia), si estraeva infatti un particolare minerale di ferro, la siderite manganesifera, che opportunamente lavorata conferiva proprietà acciaiose al ferro ricavato (elasticità, resistenza e bassa ossidabilità) e che conseguentemente era molto richiesto in tutta Europa, soprattutto nella produzione di armi.

Monte Pore
Palazzo Chizzali-Bonfadini (Cesa de Jan) a Colle Santa Lucia, sede dei proprietari tirolesi delle Miniere del Fursil

La particolare collocazione territoriale del Monte Pore, fino alla Grande Guerra incluso nel territorio del Tirolo ma a pochi passi dal confine con la Serenissima Repubblica di Venezia, fu per secoli motivo di scontri e dibattiti sul diritto di sfruttare le miniere di siderite sia internamente al Tirolo (celebre lo scontro tra Novacella e Bressanone) sia tra Tirolo e Venezia (per approfondire la storia delle Miniere del Fursil, clicca qui).

Monte Pore
Monte Pore

A testimonianza del passato minerario del Monte Pore, ci sono diverse attrazioni interessanti. Oggi i turisti possono visitare le Miniere del Fursil, oggetto di recentissime opere di sistemazione e promozione turistica, e l’Istitut Ladin Cultural Cesa de Jan con il suo ricco museo ospitato presso il Palazzo Chizzali-Bonfadini a Colle Santa Lucia. Inoltre, una magnifica escursione di interesse storico-culturale dedicata a queste miniere è la Strada da la Vena, che collega le Miniere del Fursil al Castello di Andraz e oltre al Passo Valparola, tema di un nostro precedente articolo (clicca qui).

Monte Pore
Il Monte Pore con Nuvolau, Tofane e Lagazuoi

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