Vie Ferrate in Agordino
Sentieri attrezzati nel Cuore delle Dolomiti
Amatissime degli ospiti sportivi e spesso più impegnative di quanto ci si aspetti a prima vista, le vie ferrate sono una delle proposte alpinistiche che abbondano in territorio Agordino, il Cuore delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO, nonché una di quelle cose che tutti gli amanti della montagna, prima o poi, devono provare. Offerta di grande rilevanza nel portafoglio delle Guide Alpine delle Dolomiti, e risorsa importante per i nostri rifugi escursionistici, le vie ferrate non smettono di esercitare un notevole fascino sugli amanti delle escursioni e dell’alpinismo in Dolomiti, che trovano in Agordino una grandissima varietà di sentieri attrezzati con cui divertirsi o misurarsi.
Vie Ferrate delle Dolomiti
Da opere militari a risorse turistiche
La cultura delle vie ferrate, nata in Austria a metà del XIX Secolo, ha registrato con l’avvento della Grande Guerra una vera e propria impennata nelle Alpi; e l’Agordino, teatro delle battaglie più sanguinose del fronte dolomitico, ha visto una vera e propria proliferazione di sentieri attrezzati in questa triste parentesi della storia umana. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, le vie ferrate smisero di rivestire un’importanza militare ma cominciarono ad acquisire un notevole rilievo nell’ambito del turismo dolomitico; tendenza che andò acuendosi nel Secondo Dopoguerra, quando la cultura delle Vie Ferrate cominciò a diffondersi in Europa e successivamente tra i vari ospiti che arrivavano in Dolomiti e nelle Alpi in generale da tutte le parti del mondo.
Vie Ferrate in Agordino
Precauzioni e Informazioni importanti
Le vie ferrate sono sentieri alpinisitici attrezzati con un cordino metallico sostenuto da appositi chiodi da ferrata e sostegni di varia tipologia (staffe, ponti, ecc.) disseminati lungo il percorso interessato dall’itinerario. L’alpinista che vi si avventura è assicurato al cavo metallico con un apposito imbrago e relative fettucce e moschetti, dispositivi che assicurano sostegno in caso di scivolata e quindi caduta nel vuoto.
Il fatto che si proceda legati al cavo dà però, soprattutto nel caso di alpinisti principianti, può dare l’errata impressione che le ferrate siano più sicure dei sentieri non attrezzati o delle vie alpinistiche. Questa è una supposizione del tutto fuorviante e che può causare conseguenze anche molto gravi; anche piccole scivolate, pur frenate dai dispositivi di sicurezza, possono arrecare gravi danni, quindi in generale non si deve assolutamente cadere.
Le vie ferrate sono da considerarsi a tutti gli effetti vie alpinistiche impegnative che richiedono tutta una serie di accorgimenti e preparazione. Riassumendo, per affrontare le vie ferrate servono: l’attrezzatura adatta, che deve nuova e funzionante (quindi sono sconsigliatissimi i famosi imbraghi del nonno rinvenuti nel baule in cantina, fettucce improvvisate e moschettoni dell’Anteguerra); i dispositivi di sicurezza, che devono essere in ottime condizioni ed efficienti (quindi caschetto da montagna, guanti da ferrata); abbigliamento e calzature tecniche da montagna; eccellente grado di preparazione fisica; conoscenza dell’ambiente dolomitico; buonsenso e prudenza. Inoltre, come linea guida, non si affrontano le ferrate da soli, ma sempre accompagnati. Questo è tanto più valido in Agordino, dove per conformazione delle montagne e relative situazioni alpinistiche il grado di difficoltà delle vie ferrate aumenta esponenzialmente.
Inoltre gioca un ruolo importantissimo l’informazione aggiornata sull’itinerario che si va ad affrontare: il grado tecnico dell’escursione, disponibile su guide specializzate (cartacee o online); la condizione attuale dell’itinerario, presso gli Uffici di Informazione Turistica del territorio Agordino (i contatti sono per praticità riassunti nella nostra sezione Numeri Utili in Agordino – clicca qui) o presso il CAI o altro gestore dell’itinerario; informazioni sulle condizioni meteo (è importante ricordare che si sale in altitudine legati ad un cavo metallico, il ché non è sicuramente il posto più sicuro in cui trovarsi in caso di maltempo), presso ARPAV (sempre in Numeri Utili in Agordino) o altri siti specializzati in previsioni metereologiche.
Infine, le Guide Alpine del territorio Agordino sono sempre a vostra disposizione per esercitare la professione per la quale sono formati e qualificati a norma di legge; assumere una buona guida è sempre un’ottima scelta ed una decisione che può impedire ad una bella giornata in montagna di trasformarsi in un’esperienza spiacevole. A questo proposito è fondamentale ricordarsi che in Italia solo le Guide Alpine in possesso della qualifica relativa possono legalmente accompagnare clienti lungo le Vie Ferrate; diffidate quindi da chi non sia in possesso della necessaria abilitazione.

Vie Ferrate in Agordino
Principali Vie Ferrate
In territorio agordino, Cuore delle Dolomiti, ci sono numerose vie ferrate che i interessano diversi gruppi dolomitici della zona. Come conseguenza delle specifiche del territorio agordino, si tratta nella quasi totalità dei casi di sentieri attrezzati di grado difficile, ovvero di proposte alpinistiche che vanno affrontate con preparazione, prudenza ed esperienza pregressa.
In questa sezione trovate l’elenco delle principali vie ferrate del territorio Agordino, qui raccolte a titolo di mera informazione turistica. Maggiori informazioni sono disponibili presso i succitati Uffici Turistici dell’Agordino.
Via Ferrata degli Alleghesi (Monte Civetta)
Splendida via ferrata dolomitica che interessa una delle montagne simbolo di tutte le Dolomiti, ovvero il Monte Civetta. La Ferrata Alleghesi è straordinaria dal punto di vista panoramico e mediamente impegnativo dal punto di vista della tecnicità (è comunque lunga come itinerario). Amatissima dagli ospiti di Agordino e Val di Zoldo, la Ferrata degli Alleghesi è una delle vie d’accesso alla cima del Civetta.
Via Ferrata Costantini (Moiazza)
Considerata in ambito specializzato una delle vie ferrate più dure delle Alpi, la Via Ferrata G. Costantini è la punta di diamante nel panorama dei sentieri attrezzati non solo agordini ma anche dolomitici in generale. La Costantini è una via ferrata lunga ed impegnativa, che richiede un eccellente stato di preparazione fisica e ottima conoscenza delle ferrate e dell’ambiente alpino in generale. Il superamento della Ferrata Costantini richiede un’intera giornata di estenuante progressione, ripagata però appieno dallo strepitoso panorama coronato dalla tantissime vette dolomitiche a cavallo tra Agordino e Val di Zoldo, e dall’ambiente alpino superbo e meraviglioso della Moiazza.
Via Ferrata Eterna (Marmolada)
La Via Ferrata Eterna, nota un tempo come Via Ferrata Brigata Cadore, è un sentiero attrezzato che interessa Punta Serauta sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Oltre al grande interesse sportivo che deriva dalla proposta alpinistica in sé, la Via Ferrata Eterna si svolge in ambiente altamente interessante dal punto di vista storico, in uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra nelle Dolomiti. All’arrivo a Punta Serauta c’è la possibilità di visitare il museo situato ad altitudine maggiore in Europa, ovvero il bellissimo Museo Marmolada Grande Guerra 3000M alla stazione intermedia Serauta della Funivia Marmolada.
Via Ferrata Fiamme Gialle (Monte Pelsa)
Storica via ferrata agordina, la Fiamme Gialle sul Monte Pelsa è celebre per la difficoltà e lunghezza, e sicuramente parliamo di un itinerario non adatta ai principianti. Al contempo, la verticalità a strapiombo sulla Val Cordevole permette di godere di bellissime vedute su Cencenighe Agordino e sul fondovalle, così come di una splendida ed inedita vista sul Civetta una volta raggiunta la fine della ferrata.
Via Ferrata dell’Orsa (Pale di San Lucano – San Martino)
La Via Ferrata dell’Orsa o Sentiero del Dotòr è un sentiero attrezzato agordino collocato nel fondovalle della stupenda Val D’Angheraz, cuore selvaggio della Valle di San Lucano, eremo naturale racchiuso tra alcune delle cime più belle delle Pale di San Martino. La ferrata si propone come sentiero attrezzato di media difficoltà ma di lunghezza notevole, più che altro per quanto riguarda il rientro escursionistico a valle.
Via Ferrata Paolin – Piccolin (Cime d’Auta)
Famosa via ferrata della Val Biois, la Paolin – Piccolin si svolge in un ambiente grandemente selvaggio e suggestivo, ovvero le Cime d’Auta nel Gruppo della Marmolada. Sia per lunghezza dell’avvicinamento escursionistico che per difficoltà della ferrata non è una proposta adatta ai principianti, tuttavia è un sentiero attrezzato che regala forti emozioni e meravigliose vedute sulle cime settentrionali del territorio agordino e dolomitico.
Via Ferrata Piazzetta (Piz Boè)
La Via Ferrata C. Piazzetta è un altro highlight del territorio agordino;questo impegnativo sentiero attrezzato risale il Gruppo del Sella dal Passo Pordoi. La Ferrata Piazzetta è lunga ed impegnativa e richiede buone conoscenze alpinistiche ed ottima forma fisica, soprattutto nelle braccia; il panorama sulla Valle di Fodom che si gode salendo, nonché la bellezza dell’ambiente alpino al Piz Boè ripagano appieno dello sforzo.
Via Ferrata Sass de Rocia (Laste)
La Via Ferrata Sass de Rocia si svolge sull’omonima formazione rocciosa, appartenente ai grandiosi monoliti di Laste. Si tratta di una via ferrata brevissima (mezz’ora di impegno dall’attacco all’arrivo) ma molto bella dal punto di vista paesaggistico, ideale per i principianti. In cima Sass de Rocia si trova il piccolo ed accogliente Bivacco Pian delle Stelle, a disposizione degli ospiti.
Via Ferrata Stella Alpina (Agner)
La Via Ferrata Stella Alpina è un’altra delle ferrate di spicco del territorio agordino; si tratta dell’unica ferrata che risale il Monte Agner, anche detto il Gigante delle Dolomiti, e costituisce un’alternativa difficile al Canalone. La Ferrata Stella Alpina si presenta come un sentiero attrezzato difficile, lungo e non adatto ai principianti; al contempo regala l’emozione unica di raggiungere una delle vette più prestigiose delle Pale di San Martino. L’avvicinamento più immediato si ha dalla frazione di Frassenè (Voltago Agordino) da cui parte la strada per il Rifugio Scarpa – Gurekian, e la salita per la Stella Alpina è dura e faticosa; ne consegue che si tratta di una proposta riservata a chi abbia un eccellente grado di preparazione fisica e ottima conoscenza delle ferrate.
Via Ferrata delle Trincee (Catena del Padon)
Probabilmente una delle vie ferrate più famose del territorio agordino (e delle intere Dolomiti), la Ferrata delle Trincee si svolge in ambiente enormemente suggestivo dal punto di vista panoramico, offrendo strepitose vedute tanto sulla Marmolada e sui suoi gruppi sul versante della Val Pettorina che sul Sella e sulle Dolomiti Settentrionali sul versante della Valle di Fodom. Interessanti resti della Grande Guerra affollano le creste del Padon sulle quali si svolge l’escursione, rendendo la Ferrata delle Trincee ancora più interessante ed amata. Data la facilità di approccio, tramite gli impianti di Portavescovo, la Ferrata delle Trincee è sempre piuttosto affollata in stagione, si consiglia quindi prudenza e possibilmente di organizzare in modo intelligente la propria uscita.
Via Ferrata Tissi (Civetta)
Via ferrata alternativa alla Ferrata degli Alleghesi per la salita al Monte Civetta; si tratta di una ferrata in maestoso ed imponente ambiente dolomitico, relativamente breve per quanto concerne il tratto attrezzato ma molto impegnativa per quanto riguarda l’avvicinamento escursionistico. Molto suggestiva e spesso scelta come sentiero di discesa dopo aver affrontato la Ferrata degli Alleghesi in salita, la Via Ferrata Tissi è uno dei sentieri attrezzati più famosi del territorio Agordino e sa regalare grosse soddisfazioni alpinistiche; richiede però ottimo allenamento ed esperienza pregressa di vie ferrate in ambiente dolomitico.