I Formaggi delle Dolomiti
Per chi non lo sapesse, la Provincia di Belluno ed in particolar modo l’Agordino giocano un ruolo fondamentale nella produzione caseraria italiana e delle Alpi. Fu infatti opera di un Agordino, il sacerdote Don Antonio della Lucia, la prima latteria cooperativa d’Italia, che vide la luce a Caviola (Comune di Falcade) l’8 gennaio del 1872.
Se prima di questa data la produzione caseria era comunque una pratica diffusa in tutte le Dolomiti, è dall’introduzione del cooperativismo che la produzione di formaggi e latticini segna una sensibile impennata. Il motivo è molto semplice: se prima dell’introduzione del sistema cooperativo il consumo di latticini si limitava all’auto-sussistenza o ad un limitato giro commerciale, è unendo il latte di tanti produttori locali che si crea lo stock di merci necessario ad implementare le vendite e soprattuto a garantire ad alcuni prodotti il necessario grado di stagionatura che li caratterizza. Prima del 1872, infatti, il formaggio veniva consumato essenzialmente appena prodotto o conservato affumicato, con pochissime eccezioni alla regola. Se abbiamo oggi una varietà di formaggi stagionati così ampia, non solo nelle Dolomiti, lo dobbiamo ad un piccolo e misconosciuto sacerdote di un piccolo villaggio di montagna, che ebbe un giorno un’intuizione geniale.
In questa sezione trattiamo tutti i tipi che siamo riusciti a catalogare di formaggi locali dell’Agordino, Cuore delle Dolomiti. Ogni formaggio è dotato della propria scheda in cui descriviamo il tipo di prodotto e le sue caratteristiche principali. Laddove il formaggio sia utilizzato come ingrediente in altre ricette, troverete i link alle schede delle singole ricette complete di tutte le informazioni del caso.
Formaggi delle Dolomiti Agordine e Bellunesi
Puina ‘nfumegada (ricotta affumicata bellunese)