Dal Cuore delle Dolomiti
Agordino Dolomiti
Strada da la Vena

Strada da la Vena

Strada da la Vena (Colle Santa Lucia – Livinallongo del Col di Lana)

Itinerario storico-culturale in Alto Agordino

Dolomiti UNESCO

 

La Strada da la Vena [Strada della Vena, dove “vena” sta per “giacimento”] è un itinerario storico-culturale delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO che collega le Miniere del Fursil (alle pendici del Monte Pore nel Comune di Colle Santa Lucia [Còl]) al Castello di Andraz e successivamente al Passo Valparola (entrambi nel Comune di Livinallongo del Col di Lana [Fodòm]), in territorio della Provincia di Belluno, seguendo l’antico sentiero utilizzato dal personale della miniera per trasportare il minerale dal punto di estrazione ai due punti di lavorazione (forni fusori del Castello di Andraz e forni fusori della Valparola).

 

Riscoperta e riattivata in tempi piuttosto recenti, la Strada da la Vena si configura come una splendida e piuttosto facile passeggiata, ricca di splendide vedute sulla Val Fiorentina e sulla Valle di Fodom, dal grande fascino storico; abbinata alla visita guidata delle Miniere del Fursil (possibile al momento solo in estate) ed al tour del museo ladino dell’Istitut Ladin Cultural Cesa de Jan, la Strada da la Vena è una delle tappe fondamentali per gli appassionati di storia mineraria delle Dolomiti, particolarmente ricca in Agordino.

Il Monte Pore nel Comune di Colle Santa Lucia, alle cui pendici si trovano le Miniere del Fursil

La Strada da la Vena fu per secoli la rotta interna utilizzata dai tirolesi (Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana sono stati fino alla fine della Grande Guerra parte della regione storica del Tirolo ed in particolare della Ladinia) per il trasporto del minerale di ferro dalle Miniere del Fursil ai punti di lavorazione poco distanti.

Il minerale estratto dalle cave del Monte Pore, ovvero la siderite manganesifera, era un tipo di ferro che, dopo la fusione, acquistava caratteristiche “acciaiose” (flessibilità, resistenza, bassa ossidabilità) a causa appunto dell’apporto di manganese naturalmente presente. Per tutto il Medioevo e l’Età Moderna, possedere le Miniere del Fursil significava quindi di fatto poter disporre di uno dei migliori e più richiesti metalli d’Europa, particolarmente indicato per la produzione di lame e armi (spade prodotte con questo ferro sono state rinvenute tra gli oggetti di famiglie nobili spagnole ed inglesi).

Trovandosi le Miniere del Fursil a distanza veramente ridotta dal confine con la Serenissima Repubblica di Venezia, non mancarono nel corso dei secoli vere e proprie guerre (sia combattutte che politiche) per il possesso di questi giacimenti, che rimarranno sempre in mano tirolese dal XII alla metà XVIII Secolo, quando l’attività mineraria si arrestò (con una breve parentesi tra il 1938 ed il 1945). E non mancarono neppure le faide interne al Tirolo per il possesso delle miniere: famosa è la disputa tra il Convento di Novacella e il Vescovado di Bressanone per lo sfruttamento del ferro del Fursil, che sarà vinta da quest’ultimo; su tutte le mattonelle di metallo lavorato, il Vescovo di Bressanone farà apporre il proprio stemma, ovvero l’Agnello, tant’è che il ferro del Fursil sarà conosciuto anche come “Ferro dell’Agnello” in tutta Europa.

Antico carrello delle Miniere del Fursil presso Casa Chizzali – Bonfadini (Cesa de Jan) a Colle Santa Lucia

La Strada da la Vena è un percorso escursionistico piuttosto facile su mulattiera/sentiero boschivo e asfalto dal dislivello minimo, almeno nel tratto Colle Santa Lucia – Castello di Andraz; il sentiero è generalmente ben segnato e può facilmente essere intercettato dalla piazza di Colle Santa Lucia seguendo il sentiero CAI 463 che sale alla vetta del Monte Pore. In generale, la Strada da la Vena richiede un tempo di percorrenza di 3-5 ore per il tratto Colle Santa Lucia – Castello di Andraz, e per il rientro a Colle si può contare in estate sul servizio di linea offerto da Dolomiti Bus. Avendo a disposizione più giorni, consigliamo a quanti siano intenzionati a percorrere l’itinerario di visitare prima le Miniere del Fursil e la splendida Cesa de Jan (sede dell’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan e vecchia sede dei proprietari delle miniere) in modo da comprendere al meglio il contesto storico e la grande importanza delle miniere per la zona, e di visitare lo stupendo Museo del Castello di Andraz una volta raggiunta la frazione di Castello a Livinallongo.

Tunnel minerario in fase di recupero a Colle Santa Lucia

 

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