Monte Pape
Il Monte Pape [Pàpe o Sansòn in dialetto agordino] è una montagna delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO collocato in territorio agordino (Provincia di Belluno, Regione Veneto). La massima elevazione del monte si ha con Cima Pape [Zima Pàpe], alta 2503 metri.
Secondo la Classificazione Internazionale delle Alpi SOIUSA, il Monte Pape è incluso nel Gruppo delle Pale di San Martino e specificatamente nel Settore di San Lucano e nel Sottogruppo di Pape. Per la classificazione della Fondazione UNESCO Dolomiti, il Monte Pape è invece incluso nel super gruppo Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi, 3° dei 9 sistemi ufficiali riconosciuti e tutelati dalla Fondazione.

Una delle caratteristiche più interessanti del Monte Pape è che esso non si compone esclusivamente di dolomia, ma massicciamente anche di rocce vulcaniche e metamorfiche, come si può osservare facilmente confrontandolo con le vicine Pale di San Lucano. L’adesione della colata vulcanica della Piattaforma Porfirico-Atesina alla barriera corallina che forma la dolomia si nota bene nei pressi di Forcella Gardes, luogo che viene spesso riportato nei manuali di geologia e che viene spesso visitato da studiosi ed appassionati di scienze geologiche.

La sommità del monte, Cima Pape, è un’eccezionale terrazza panoramica sulle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. (si osservano da Cima Pape le Pale di San Martino, le Dolomiti Agordine, le cime del Gruppo della Marmolada, il Pelmo, l’Antelao e molte altre vette dolomiche). L’escursione a Cima Pape è decisamente l’itinerario più praticato ed amato dagli escursionisti tra quelli che si trovano sul Monte Pape. La cima del monte si raggiunge, non senza attenzione e buona resistenza, sia dalla frazione di Bogo a Cencenighe Agordino (alla quale abbiamo dedicato questo articolo – clicca qui) sia dalla Valle di Gares nel Comune di Canale d’Agordo.


Secondo una celebre leggenda agordina, il Monte Pape sarebbe stata la dimora di un gigantesco drago; ogni mattina il drago si sarebbe svegliato lanciando poderose fiammate tutt’intorno, e da questo gesto deriverebbero le tinte rosate dell’alba. Durante la giornata, il drago avrebbe poi trascorso il suo tempo nuotando nel famoso Lach dei Negher / Lech dei Giai (due denominazioni differenti per lo stesso specchio d’acqua, una della Val Biois e l’altra della Val Pettorina), per far ritorno al Monte Pape solo al tramonto.


Alle pendici del Pape è attiva Malga Campedel, con un ricovero alpino sempre aperto per 3/5 persone. L’area del Pape è interessata dal transito dell’Alta Via dei Pastori, un itinerario plurigiornaliero che abbraccia la Val Biois.